“Dipenderà tutto dalla varianti. Senza il richiamo Israele sarebbe da un mese in lockdown. Il virus diventerà endemico quando vaccineremo tutti, anche i neonati”. A dirlo è Arnon Shahar, capo della task force anti Covid-19 di Israele, che nelle scorse ore ha risposto alle domande poste dai giornalisti de Il Fatto Quotidiano. Per il giornale italiano l’uomo ha rilasciato una lunga intervista, in cui ha spiegato i motivi per cui sarà utile somministrare la terza dose di vaccino a quanta più gente possibile.
Israele, come si sà, è uno dei Paesi del mondo con la più alta percentuale di vaccinati. Nonostante questo, nelle ultime settimane la nazione sta facendo i conti con una nuova ondata di contagi, la quarta. Sharon Alroy-Preis, direttore della Sanità pubblica, la situazione per quanto riguarda ricoveri e morti è sotto controllo: in ospedale ci finiscono solo le persone che non hanno ancora ricevuto neanche una dose di vaccino anti Covid. “Questo vaccino è qualcosa di cui il mondo deve essere fiero. I piani vaccinali hanno salvato tantissime vite ed è questa la cosa più importante. Non posso accettare il concetto che non possiamo contenere le morti tra le persone più anziane” – così ha detto Shahar alla stampa italiana.
Vaccini Covid e influenza
“Ci domandiamo se dovremo ripetere annualmente il vaccino, oppure ogni sei mesi o ogni nove mesi o fare un richiamo mix con l’antinfluenzale. Dipenderà tutto dalla varianti” – questo è il pensiero di Arnon Shahar, il quale ha comunque riferito che si sta decidendo a chi somministrare la terza dose per prima.
Il capo della task-force anti Covid israeliana ha confermato inoltre la notizia circa il calo degli anticorpi nelle persone completamente vaccinate dopo 5 mesi. L’uomo ha spiegato che si sono osservate infezioni anche in persone vaccinate con la doppia dose, ma non nei ragazzi più giovani che hanno ricevuto recentemente il vaccino.
“Come sappiamo la malattia dà una protezione forse anche più alta di quella del vaccino. Non è un caso che noi non somministriamo la doppia vaccinazione anche dopo una guarigione. Non è un errore farlo, ma non è raccomandato” – questo ha spiegato Shahar. L’esperto ha riferito che anche i giovani non vaccinati possono ammalarsi gravemente e morire, per questo è importante sottoporsi alla vaccinazione.