Il Covid non ha messo soltanto in ginocchio il commercio e il turismo con tantissimi commercianti che fanno fatica ad andare avanti, insieme a gestori di caffetterie, bar e ristoranti, ma anche il settore della sanità è al collasso. Un po’ per il personale medico, ormai allo stremo per fronteggiare questa pandemia e dall’altro il fatto che alcune patologie, come i tumori sono messi alla berlina. Vediamo insieme alcuni dati di questa situazione.
In base agli esperti, la situazione dei pazienti oncologici potrebbe raggiungere presto una emergenza sanitaria molto grave e deleteria. In un certo senso, è come se il Covid avesse messo all’angolo i malati oncologici. Una malattia come il tumore non può aspettare, ma si sta andando incontro a questa problematica, ahimè.
In base a dei dati che sono stati forniti e che riguardano le varie operazioni a cui dovrebbero essere sottoposti i pazienti oncologi, il 99% degli interventi riguardanti il tumore alla mammella sono stati posticipati nel 2020, così come quelli relativi alla prostata e al colon retto. Insieme alle operazioni, vi è stato anche un arresto per quanto riguarda gli screening e gli esami specialistici in questo settore.
La battuta d’arresto ha coinvolto anche i vari esami per il tumore alla mammella, la cervice uterina e il colon retto che sono calati drasticamente nel 2020, proprio nel periodo in cui è scoppiata la pandemia. Si assiste anche a un ritardo nel programma della prevenzione sanitaria che è arrivato a circa 4-5 mesi.
Tra l’altro, non è un problema che riguarda soltanto l’Italia, ma anche tutto il resto del mondo dove si è arrivati a cancellare più di 28 milioni di interventi chirurgici in 190 paesi. La Favo, ovvero la Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia, nella figura di Francesco De Lorenzo, il presidente, ha lanciato un appello chiedendo maggiori fondi, telemedicina e anche sviluppo dell’assistenza domiciliare.