Come anticipato, nel corso di un’intervista andata in onda su Discord, per conto del canale Sidechannel, Mark Zuckerberg, CEO di Facebook, ha anticipato il varo, nel giro di 3/6 mesi, di diversi strumenti impostati sull’audio perché in quel di Menlo Park si è giunti alla conclusione “che l’audio sarà ovviamente un canale di prima classe, e (che, ndr) ci sono tanti diversi prodotti da costruire in tutto questo fronte“.
Tra i primi audio prodotti a vedere la luce vi saranno le “Live Audio Rooms“, versioni solo sonore delle già note Rooms, che permetteranno alle community di discutere degli argomenti che hanno a cuore: inizialmente saranno testate con i gruppi ed alcune personalità ma, entro l’estate, saranno messe a disposizione di tutti, sia su Facebook che su Messenger. Da segnalare che, a tal proposito, il creator delle stesse potrà decidere di registrare il contenuto di una conversazione in diretta, sì da farne un podcast per un ascolto differito da parte di tutti, anche di chi si fosse perso il live.
Come oggi si postano video, foto, gif, testi, presto, dopo un periodo iniziale di test condotto con alcuni creativi (es. il comico Josh Sundquist, l’imprenditore visionario Tobe Nwigwe, la motivatrice non vedente Molly Burke), si potranno condividere delle brevi clip audio, denominate “Soundbite“, ritenute ideali “per registrare aneddoti, battute, poesie“: secondo quanto documentato a suon di screenshot, tali contenuti, editabili con effetti audio, regolabili in lunghezza e volume, saranno riconosciuti automaticamente e trascritti dall’intelligenza artificiale, diventando ancor più accessibili. Una volta postati sulla propria bacheca, potranno essere likkati, salvati tra i preferiti, o condivisi (come gli attuali post).
Tenendo conto che su Facebook già milioni di persone seguono le pagine di importanti podcast, la piattaforma social, in collaborazione con Spotify, permetterà agli utenti di scoprirne di nuovi commisurati ai propri interessi, ascoltandoli in-app, o in background, senza dover aprire un’applicazione esterna.
Un po’ come fatto con i video e le foto, Facebook metterà a disposizione strumenti di editing professionale, che siano però anche divertenti e intuitivi, per permettere alle persone di registrare contenuti audio originali: nello specifico, si tratterà di un hub unico che, come uno studio di registrazione virtuale, combinerà – ad esempio – strumenti per affinare l’audio delle registrazioni, di voice morphing, di spatial audio, e di riconoscimento vocale.
Oltre a prospettare l’ovvia centralizzazione di tutti i nuovi strumenti all’interno della piattaforma e dell’app in blu, Zuckerberg ha – infine – anche accennato al fattore monetizzazione, spiegando che i creators potranno accettare donazioni, far pagare tickets per singoli contenuti o eventi, o proporre un abbonamento, senza trascurare il fatto che, in favore dei più meritevoli, sarà messo a disposizione il sostegno economico dell’Audio Creator Fund.