Parole come quelle che avrebbe pronunciato Armie Hammer (per adesso il condizionale è d’obbligo, anche se su Twitter non si parla d’altro ormai da ore), sono raccapriccianti. Tanto più se, come sembra, l’attore le ha rivolte a una donna con la quale stava chattando, pare una sua recente conquista. “Sono al 100% un cannibale, voglio mangiarti” è una delle frasi incriminate. E ancora: “Ho mangiato il cuore di un maiale ancora caldo”.
Si tratta solo di un estratto delle chat che circolano sul web, che fa orrore e che rappresenta una minima percentuale di quanto scritto: il resto è talmente più truce e compromettente che è impossibile riportarlo. Le chat personali dell’attore che contengono i dialoghi sono diventate virali non appena sono state pubblicate in rete, e a conferma di quanto abbiano impressionato gli utenti, in tendenza su Twitter sono subito balzare le parole “Armie Hammer cannibale”.
L’attore americano avrebbe inviato a una donna contenuti inneggianti il Cannibalismo
A dare il via al tam tam mediatico è stato il portale statunitense “Just Jared”, che tuttavia non ha reso noto come sarebbe venuto in possesso di queste conversazioni contenenti anche immagini esplicite e cruente. Stando a quanto sostiene il sito, il materiale incriminato proverrebbe dall’account Instagram ufficiale dell’attore (negli screenshot pubblicati si vede chiaramente la sua foto profilo) che lo avrebbe inviato a una donna, accompagnato da “resoconti” di cannibalismo e pratiche sessuali estreme.
Non si sa se si tratta di una sconosciuta in cui Hammer si è imbattuto sul web, magari nei siti dedicati al sesso estremo e alla pratica del cannibalismo, o di una ragazza con cui stava uscendo. Stando ai rumors, potrebbe essere stata proprio lei a inviare le chat al portale “Just Jared”. Ovviamente non è possibile dire con certezza che si tratti di proprio di Hammer o non sia invece solo una bufala creata ad hoc.
Sta di fatto che né l’attore né il suo ufficio stampa finora hanno rilasciato alcuna dichiarazione, neanche per smentire tutto quanto e dunque impedire che le voci continuino a diffondersi sul web, divenendo oggetto di attacchi anche molto feroci da parte degli utenti sui social.