Nel corso dell’atteso evento Xiaomi di fine anno, il brand cinese ha sbaragliato la concorrenza, gran parte della quale guarda al CES 2021, anticipando – nel corso di un evento in streaming su Weibo – il top gamma dell’anno venturo, per l’occasione sostanziatosi nello Xiaomi Mi 11, con rinnovata interfaccia proprietaria MIUI 12.5 (icone e wallpaper che si adeguano alla fase del giorno, maggiore fluidità nelle animazioni, privacy curata con protezione degli appunti e apertura in sandbox delle app che richiedono di accedere all’archiviazione, tool MIUI+ per streammare le app su Windows) a base Android 11.
Xiaomi Mi 11, da 164.3 x 74.6 x 8.06 mm per 196 grammi di peso (0.9 mm di spessore e 12 grammi in meno rispetto al Mi 10), o da 164.3 x 74.6 x 8.56 mm per 194 grammi nella variante in pelle vegana color sabbia o grigio, anche in versione ulteriormente speciale (con finitura ondulata sulla back cover in polimero Scodix Crystal) in quanto firmata dal CEO Lei Jun, trae da Samsung il panoramico (20:9) display AMOLED E4 da 6.81 pollici con matrice pentile, risoluto in QHD+ (pari a 1440 x 3200 pixel) che, dotato di 4 bordi curvi ridotti a 1.8 mm, protetto da un vetro Gorilla Glass di 7a generazione (Victus), grazie ai ragguardevoli valori in luminosità (1.500 nits), contrasto (5000000:1), densità per pixel (515 PPI), al refresh rate dinamico sino a 120 Hz (sposato con una frequenza di campionamento da 480 Hz), essendo in grado di vantare il supporto ad HDR10+ e DCI-P3, anche in virtù della profondità colore a 10 bit, consegue da Display Mate la valutazione A+. Sotto il display, inclusivo di una selfiecamera da 20 megapixel (f/2.4, stabilizzazione elettronica) in un foro in alto a sinistra, si cela uno scanner per le impronte digitali, il cui sensore rileva anche la frequenza cardiaca.
Sul retro della scocca idrorepellente (P2i), l’array fotografico inclusivo del Flash LED è contenuto in un suggestivo bumper bicolore, con i sensori della triplice fotocamera suddivisi cromaticamente in una sorta di Yin e Yang, al cui interno sono presenti un sensore da 108 (principale, 1/1.33″, f/1.85, 7 lenti, pixel da 1.6 micron via pixel binning 4-in-1, stabilizzazione ottica, video in 8K@30fps o in 4K a 60 fps, anche con HDR10+, rallenty a 480fps, modalità per i video notturni), 13 (ultragrandangolo a 123°, f/2.4) e 5 (macro da 3 a 10 cm, f/2.4, autofocus) megapixel. L’audio, che può essere condiviso via BT contemporaneamente con due differenti dispositivi, fa conto su speaker stereo (di cui uno in basso e uno in alto, lungo i lati corti) ottimizzati, a marcare ancora una volta la collaborazione con Samsung, da Harman Kardon.
Grande protagonista è l’esordiente e migliorato (del 20/25 %come prestazioni, sull’865) processore octacore (2,84 GHz) Snapdragon 888, realizzato a 5 nanometri con micro-architettura ARM Cortex-X1: inclusivo di una GPU Adreno 660 che si occupa della sezione imaging al pari dell’ISP Qualcomm Spectra 580, e portatore di un AI Engine migliorato e del modem Snapdragon X60 per il 5G, il nuovo chip di Qualcomm consente il supporto alla RAM LPDDR5, dimensionata in 8 o 12 GB, e allo storage UFS 3.1, qui da 128 o 256 GB (ammontare da scegliere cum grano salis a monte, non essendo espandibile). A tenere a bada i bollenti spiriti penserà la VC LiquidCool Technology profusa nella camera di raffreddamento.
A supporto, lato energia, concorre una batteria da 4.600 mAh, caricabile del tutto in 45 minuti mediante la ricarica rapida cablata (via Type-C) a 55W, in 53 minuti mediante quella rapida wireless da 50W, capace anche di fungere da power bank mediante il reverse charging (sempre wireless) a 10W. Capitolo connettività: Xiaomi Mi 11, ovviamente con doppia SIM abilitata al 4 e al 5G, supporta i pagamenti contactless(NFC), funge da telecomando (emettitore IR), annovera il GPS dual frequency, il Wi-Fi 6 dual band, ed il Bluetooth 5.1.
Colorato in varie nuance alternative (Midnight Grey, Horizon Blue e Frost White per il modello per il modello con retro in vetro anti-riflesso, o in Lilac Purple e Honey Beige per quello con retro in simil pelle) lo Xiaomi Mi 1 potrà essere comprato, partendo dalla Cina, il 1° Gennaio (con pre-ordini da 28 Dicembre), al prezzo di 3.999 yuan (intorno ai 500 euro) per l’allestimento da 8+128 GB, di 4.299 yuan (pressappoco 538 euro) per quello da 8+256 GB, ed di 4.699 yuan (circa 588 euro) per quello da 12+256 GB. Da segnalare che il caricabatteria GaN (nitruro di gallio) da 55W non sarà presente in confezione, ma potrà essere messo a disposizione (con relativo cavo e senza costi aggiuntivi) agli utenti cinesi che ne faranno richiesta: ancora in tema di accessori, sarà presto disponibile una cover con trattamento antibatterico.