A volte la fama e il successo generano anche questo, ovvero che i personaggi famosi si ritrovano a fare i conti con una serie di stalker o peggio ancora pedinatori. Nessuno vorrebbe vivere la sensazione di essere inseguiti, pedinati, violando la propria privacy; questo è quello che è accaduto appena qualche giorno fa a Milano, al noto rapper Fedez.
A riporta la notizia dell’inseguimento di Fedez, ci pensa il “Corriere della Sera“, affermando che la notte del 26 novembre, il cantante si ritrovava a circolare a bordo della sua Lamborghini da 200 mila, quando a un certo punto del suo percorso ha iniziato ad avere il sentore che qualcuno lo stesse seguendo.
L’avventura di Fedez, il pedinamento e l’intervento della polizia
Il sentore è divenuto poi certezza, tanto che Federico ha iniziato ad avere non pochi timori in merito, chiamando prima casa sua, dichiarando che un’auto lo stesse seguendo da ben 15 minuti buoni, in seguito la seconda chiamata è stata riservata per il suo bodyguard (non presente), che a sua volta ha avvertito prontamente la polizia.
Passano pochi minuti e: “Gli agenti di una volante intercettano le auto e le fermano per un controllo. Fedez accosta la Lamborghini, corre fuori e si precipita dal suo presunto inseguitore: “Chi sei? Perché mi stai seguendo?”. Poi gli tira uno schiaffo attraverso il finestrino. Gli agenti scendono e riescono a riportare la calma“, questo quanto riportato dal quotidiano.
Il mistero dell’investigatore privato
Ma la domanda a questo punto sorge spontanea: Chi si trovava a boro di quella Bmw? Il mistero viene svelato, ma se ne crea subito un altro. Sembra infatti che il conducente della vettura, che pedinava il marito della Ferragni, fosse un 19enne che “stava solo tornando a casa visto che abita in zona, come poi accertano gli agenti“, quello che però getta mistero alla faccenda è il fatto che il ragazzo in questione è un investigatore privato. Il ragazzo lavora per l’agenzia di suo padre, agenzia che sembra essere conosciuta anche da Fedez.
Nonostante infatti il rapper non abbia mai visto prima il suo inseguitore, conosce però bene quel nome, in quanto: “lo ricollega a una confidenza fatta tempo fa da un amico secondo il quale «stava compiendo indagini sulle sue società all’estero» lasciando intendere che possa trattarsi di un vero pedinamento“. Di certo la storia non è finita qui, e per avere ulteriori risvolti non resta che attendere ancora un po’.