Covid-19, Alessandro Vespignani: "Non ha più senso parlare di ondate, il virus circola"

Lo ha detto l'epidemiologo della Northeastern University di Boston, il quale ha dichiarato che nella maggior parte degli Stati del mondo nessuno ha imparato niente dal comportamento di questo virus.

Covid-19, Alessandro Vespignani: "Non ha più senso parlare di ondate, il virus circola"

Il quotidiano torinese La Stampa ha intervistato nelle scorse ore Alessandro Vespignani, epidemiologo della Northeastern University di Boston (Usa) per chiedere a lui un parere sull’epidemia provocata dal coronavirus Sars-Cov-2. Secondo quanto dichiarato dall’esperto attualmente “non ha più senso parlare di ondate” provocate dal virus, questo perché il patogeno circa ancora in tutto il mondo e i contagi tornano a salire ogni qualvolta le persone tornano ad incontrarsi. Basta infatti allentare le restrizioni per tornare al punto di partenza.

Secondo Vespignani il nostro Paese ha perso l’occasione di “evitare la seconda ondata”, in quanto l’Italia è stata la prima nazione occidentale a fare i conti con la pandemia e con questo nuovo virus apparso sulla faccia della Terra. La situazione, a suo dire, però non va meglio negli altri Paesi europei, come Francia e Spagna, dove si registrano anche tassi di mortalità abbastanza importanti. Vespignani ritiene che in Europa la nazione che sta affrontando meglio il problema sia la Germania, da lui considerata “un’eccezione” per quanto riguarda “efficenza e strategia”.

Per quanto riguarda gli Stati Uniti, lì dove lavora appunto Vespignani, l’esperto ha spiegato che si è visto un aumento dei contagi proprio dopo la festa per il Giorno del Ringraziamento, avvenuto il 26 novembre scorso. In quell’occasione molte famiglie si sono riunite e non essendoci restrizioni per quanto riguarda assembramenti o dispositivi di protezione individuale, il virus ha ripreso a correre. Proprio per questo ritiene che la pandemia non finirà sino a quando non verrà sconfitta in tutto il mondo.

Per Alessandro Vespignani quello che sta succedendo nel mondo “sembra il film Il gioco della marmotta”, in quanto la gente continua a sbagliare nonostante il comportamento del virus sia abbastanza chiaro. L’epidemiologo invita quindi la popolazione a seguire le indicazioni che giungono dalle autorità sanitarie e governative, quindi a rispettare le regole di igiene e sicurezza, come lavarsi le mani e indossare la mascherina sia all’aperto che in luoghi chiusi (bar, ristoranti, uffici etc).

Vespignani ritiene quindi che i conti totali dei decessi e dell’intera gestione della pandemia si facciano comunque alla fine dell’emergenza sanitaria. Il Sars-Cov-2 nel mondo ha ormai provocato 65.967.222 contagi e 1.519.883 morti dalla sua comparsa. L’allerta, per questo, resta alta quindi in tutto il mondo.

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