Nel mentre continua il rilascio del profilo astrologico sugli account degli utenti, Snapchat, la piattaforma di photo sharing di Evan Spiegel, si porta avanti annunciando l’integrazione di una nuova iniziativa in seno alla propria piattaforma, onde aiutare i creators a monetizzare come già avviene sulla rivale TikTok, non a caso presa ad esempio (e di mira).
Nel corso di un annuncio effettuato nelle scorse ore, Snap Inc ha comunicato il varo dell’iniziativa Spotlight, sostanziato in un Feed in cui i creators più popolari potranno pubblicare Snap, rigorosamente non filigranati, della durata massima di 60 secondi, suddividendosi – sulla base della popolarità degli stessi (monitorata in modo vigile e intesa come visualizzazioni uniche ottenute ogni giorno) – un ammontare giornaliero (da qui sino a fine 2020) pari a ben 1 milione di dollari.
Per pubblicare i propri Snap all’interno della nuova sezione, che imparerà dai gusti degli utenti, ma che integrerà anche sistemi per evitare il fenomeno delle camere d’eco, sì da aiutare a emergere e nello scoprire sempre nuovi contenuti, occorrerà essere maggiorenni, e quindi avere 16 anni: diversamente, servirà l’autorizzazione dei genitori.
Espletati questi passaggi, nello scegliere cosa pubblicare o meno, si dovranno tener conto le linee guida della community che, ad esempio, proibiscono di pubblicare volgarità, incitamento alla violenza, notizie fuorvianti o false, teorie del complotto, contenuti espliciti, forme di molestia o di bullismo, etc.
Nel rendere noto che Snap Inc si riserva di cambiare la formula proprietaria che misura la popolarità degli Snap, stante la necessità di “monitorare le frodi” per assicurarsi di “tenere conto solo del coinvolgimento autentico con Snaps“, la piattaforma ha spiegato che la nuova sezione per creativi, Spotlight, è già effettiva in alcuni paesi (Canada, Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda, Regno Unito, Irlanda, Norvegia, Svezia, Danimarca, Germania e Francia), con altri paesi dati come “in arrivo“.