Già apprezzata per il primo smartphone open source “PinePhone“, la californiana PINE64 ne ha annunciato una nuova versione che, dopo le varianti con Ubuntu touch, postmarketOS, e Manjaro, beneficia del supporto software di Plasma Mobile, emanazione per smartphone dell’ambiente desktop, per pc e notebook, KDE Plasma.
Il nuovo PinePhone, dal punto di vista hardware, si presenta con un display LCD HD da 5.95 pollici, secondo l’aspetto panoramico a 18:9: la fotocamera anteriore (GC2035, 1.5 pollici, f/2.8) arriva a 2 megapixel mentre, sul retro, va meglio con la monocamera posteriore (Omnivision OV6540), da 5 megapixel (GalaxyCore GC2035, 1.4 pollici, f/2,8, con Flash LED).
Corredato sia di LED RGB di stato, che di un jack da 3.5 mm, il PinePhone a base Plasma Mobile è mosso dal processore quadcore Allwinner A64 e dalla GPU Mali 400 MP2: la RAM (LPDDR3) e lo storage (eMMC), nella Community Edition (149 dollari), sono rispettivamente da 2 e 16 GB, mentre nel Convergence Package (199 dollari), comprensivo di un dock USB-C, arrivano a 3+32 GB: da segnalare che lo storage supporta le microSD avviabili (bootable, per cambiare facilmente il sistema operativo).
Le connettività, nel nuovo PinePhone, sono basiche, col 4G (grazie al modem Quectel EG-25G) di 4a categoria che può assolvere anche alla localizzazione, in alternativa (via switch) al GPS (Glonass, A-GPS), il Wi-Fi n monobanda (con hotspot), il Bluetooth 4.0 (A2DP), ed una microUSB Type-C per caricare la batteria, da 3.000 mAh.
Elemento clou del nuovo PinePhone è il sistema operativo Linux Plasma Mobile che, grazie ai framework Maui e Kirigami, permette agli sviluppatori di realizzare app “universali” che si adattano facilmente all’ambiente di un computer o di uno smartphone, tenendo conto del diverso display: in tal senso, anche sullo smartphone in questione si può usare il browser Angelfish, il visore di documenti Okular, il gestore di eventi Kongress, la calcolatrice Kalk, e il player musicale VVave. Sempre grazie a Plasma Mobile, usando il dock USB Type-C, e collegando il device a uno schermo, è possibile usarlo come notebook mentre, facendo ricorso all‘app KDE Connect, si può gestire comodamente da computer lo storage, le notifiche, e i messaggi dello smartphone, all’insegna della massima convergenza.