Reduce dall’annunciata integrazione di Instagram nelle API di Messenger, con conseguente beneficio per gli usi professionali di quest’ultimo da parte di clienti con grossi volumi di interazioni verso i (potenziali) clienti, la celebre piattaforma di photo sharing di Menlo Park – tra una scoperta e l’altra da parte dei leakers – ha appena reso nota, ufficialmente, un’ulteriore novità, questa volta a vantaggio dei Creativi.
Questi ultimi, grazie alla loro capacità di far seguito e pubblicare contenuti originali, sono sempre più blanditi dalle varie piattaforme, tra cui Snapchat e anche TikTok: Facebook Inc, per tenerseli stretti, lo scorso Maggio aveva annunciato l’arrivo successivo, nei mesi a venire, di alcuni strumenti che avrebbero loro consentito di monetizzare la relativa presenza sulla piattaforma ideata da Kevin Systrom e ora diretta da Adam Mosseri. Quel momento, secondo quanto reso noto online, sembra esser giunto, con la messa a disposizione dei tool in questione, presso una più estesa platea.
Il primo di tali strumenti, per ora messo a disposizione di circa 50mila creators, riguarda il sistema dei badge e prevede che l’utente, nel corso di una diretta live del proprio beniamino, possa sostenerlo comprando un badge, del valore di 0.99, 1.99, o 4.99 dollari, per distinguersi tra coloro che rilasciano dei commenti. Grazie all’acquisto di questo “gagliardetto”, il cui ricavato inizialmente spetterà al creativo senza alcuna fee richiesta da Facebook, il fan potrà beneficiare anche di funzionalità esclusive, quali il badge a forma di cuore, e un privilegiato posizionamento per i propri commenti.
Non meno importante è una funzione, più impattante per l’esperienza di fruizione comune (i badge possono apparire o meno, le pubblicità sempre), è quella, anche in questo caso estesa a un pubblico di tester più ampio, che prevede il collocamento di inserzioni pubblicitarie nei video che si andrà a caricare sulla piattaforma IGTV, con le entrate che, però, in questo caso verranno suddivise quasi a metà con Menlo Park, posto che al creativo spetterà “solo” il 55% del ricavo complessivo.
Non sono mancati, infine, i rumors a proposito di funzionalità ancora ferme allo stadio di sviluppo e test interno, però portate alla ribalta dall’attività di analisi del leaker Alessandro Paluzzi che, nelle scorse ore, ha appurato come Menlo Park stia lavorando a un hub per le risorse professionali che, al netto di una diversa intestazione, per funzioni offerte, ricalca perfettamente quello per le risorse aziendali.