Il più importante smartwatch della giornata, il TicWatch Pro 3 è stato presentato da poche ore da Mobvoi, con la nota azienda cinese, leader nell’AI, che ha migliorato non poco le performance e le funzioni del suo precedente modello, mettendo a disposizione di Wear OS (in attesa di Amazon, nel suo store ufficiale, al prezzo di 299,99 euro) un indossabile finalmente in grado di trarre il meglio dal sistema operativo Googleiano.
TicWatch Pro 3 (47 x 48 x 12,2 mm, per 42 grammi, nella colorazione Shadow Black) presenta una impermeabile (IP68) cassa circolare, in acciaio inossidabile, rinforzata ulteriormente da fibre di vetro e nylon, con una ghiera circolare non rotante sulla quale sono incisi i numeri, ed un cinturino siliconico da 22 mm, con 11 fori per la fibbia, e due file distanziate di cuciture di color arancione.
La superficie in vetro Gorilla Glass 3 protegge l’innovativo Dual-layer Display 2.0 che pone in alto un display LCD FSTN poco energivoro, usato per la modalità essenziale (45 giorni di autonomia) mentre, scuotendo il polso, o premendo il primo dei due pulsanti laterali, si risveglia l’AMOLED da 1,4 pollici (risoluto a 400 x 400 pixel), attrezzato con la luminosità automatica (sebbene se ne possano settare manualmente 3 livelli), adoperato nella modalità intelligente (che consente da 3.25 a 2.25 giorni di autonomia a seconda dei sensori che si abilita/disabilita), e personalizzabile, via companion app, con vari quadranti esclusivi. Nonostante la somiglianza estetica al modello standard TicWatch Pro 2020, il nuovo arrivato risulta più leggero del 29%, anche a fronte di una notevole batteria, da 577mAh, caricabile a 5W via cavo Type-A / Pogo Pin in 1.5 ore.
Il precedente processore cede il passo al Qualcomm Snapdragon Wear 4100, un più potente (85%) quadcore Cortex A53 da 1.7 GHz, realizzato a 12 nanometri, con supporto ottenuto da un co-processore per i compiti meno importanti, e scheda grafica Adreno A504 (+150%): la RAM, da 1 GB, fa il paio con gli 8 GB riservati allo storage locale. Comprensivo delle connettività Wi-Fi n e Bluetooth 4.2, annovera diversi sensori (es. giroscopio, accelerometro, barometro), il localizzatore GPS (QZSS, Glonass, Galileo, Beidou, A-GPS), ed il modulo NFC per Google Pay, ma manca di uno slot per il 4G, risultando non del tutto indipendente dallo smartphone, con la conseguenza che per gestire le telefonate (sono presenti uno speaker e un microfono, usato anche per Assistant, richiamato da una lunga pressione del primo pulsante) occorre portarsi dietro lo smartphone, da cui si ricevono tutte le notifiche di sorta, comprese quelle per le telefonate in arrivo, palesate tramite la vibrazione (impostata sul basso livello durante gli esercizi di respirazione).
Animato dal menzionato Wear OS, TicWatch Pro 3 è quindi dotato di Play Store ma, ciò non di meno, annovera varie app pre-installate. TicMotion gestisce le attività sportive monitorate automaticamente (tra cui nuoto, esercizi a stile libero, camminata all’aperto, corsa all’aperto e indoor, vogatore, trail running, ellittica, ciclismo outdoor e indoor, arrampicata, etc, con i dati raccolti nell’app TicHealth ), TicPulse registra il battito cardiaco, sul momento o continuativamente, Ticzen valuta il livello di stress (in base alla variabilità del battito cardiaco), TicBreathe guida negli esercizi di rilassamento via respirazione (con la vibrazione attenuata al polso), TicOxgen stima la saturazione dell’ossigeno nel sangue, TicSleep tiene sotto controllo la qualità del sonno, mentre TicHearing usa i microfoni per dire all’utente se l’ambiente in cui si trova sia troppo rumoroso.