Gli orsi bianchi potranno estinguersi entro il 2100

Una delle più illustri vittime del cambiamento climatico potrà essere l’orso bianco. Stando a quanto indicato da uno studio pubblicato su “Nature Climate Change”, entro 80 anni la riduzione dei ghiacci metterà a rischio la loro sopravvivenza.

Gli orsi bianchi potranno estinguersi entro il 2100

Con gli attuali ritmi, entro 80 anni il riscaldamento climatico rischia di distruggere l’habitat naturale dell’orso bianco. Detto in altre parole, senza una decisa inversione di tendenza nel 2100 nessun orso polare potrà sopravvivere all’estinzione.

A sentenziare questa drammatica previsione è stato uno studio condotto presso l’Università di Toronto, apparso sul magazine Nature Climate Change. Come appurato da chi ha curato la ricerca, la riduzione dei ghiacci rischia di sconvolgere le abitudini dell’orso bianco, che privato del suo naturale terreno di caccia, sarebbe destinato a soccombere. A perire per primi sarebbero i cuccioli, di fatto i più vulnerabili in quanto interamente dipendenti dalle cure materne.

Come spiegato da Steven Amstrup, dirigente dell’associazione Polar Bears International che ha preso parte allo studio, “in primavera, quando gli orsi escono dalle tane, devono essere in grado di cacciare abbastanza foche da stoccare un quantitativo sufficiente di grasso per poter produrre latte e nutrire i piccoli durante il digiuno estivo”.

Per arrivare a queste conclusioni, gli scienziati hanno preso in esame 13 sottopopolazioni che rappresentano un campione pari all’80% della popolazione totale di orsi; allo stesso tempo, l’analisi si è concentrata sul calcolo delle calorie necessarie per sopravvivere. Una volta determinato il peso minimo e massimo, predisponendo dei modelli matematici che tengono conto del loro dispendio energetico, si è potuto determinare dopo quanti giorni di digiuno si noterebbe una riduzione del tasso di sopravvivenza.

Sulla base di questi dati, è stato possibile concludere che entro il 2100, nessun orso bianco riuscirà a resistere agli effetti deleteri del climate change. Alcuni scienziati hanno però contestato i risultati di questa ricerca, ricordando che gli orsi hanno già dimostrato in passato di poter sopravvivere a lunghi periodi contraddistinti da elevate temperature. Chi ha però curato lo studio in esame, ha ribattuto che in quei casi, i predatori posti al vertice dell’ecosistema artico avevano comunque la possibilità di procacciarsi del cibo, circostanza che potrebbe non ripresentarsi negli anni a venire.

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