Nel velocissimo, ma estremamente denso evento di presentazione del gaming phone Rog Phone 3, la taiwanese Asus ha presentato la nuova evoluzione del concetto di gaming mobile, attraverso il succitato device ma anche mediante un parco ancora più folto di accessori, in grado di trasformare lo smartphone in una vera e propria consolle.
Dal punto di vista estetico, l’Asus Rog Phone 3 (78 x 171 x 9.85 mm, per 240 grammi) non presenta eccessivi cambiamenti nel design più che altro adeguato e soggetto ad affinamenti. Il frontale presenta sempre delle spesse cornici orizzontali, in alto e in basso ove, però, le griglie degli altoparlanti stereo (con DTS:X, ottimizzati da Dirac), facenti parte dell’audio system GameFX (con cancellazione del rumore crosstalk), non sono più colorate.
Rimangono i grilletti dorsali che, ora rappresentati dagli AirTrigger 3 designati dall’etichetta serigrafata ROG, permettono ai giocatori di controllare l’azione in modi ulteriori, combinando i consueti sensori programmabili a ultrasuoni (con possibilità di suddividere i pulsanti in due, di programmare delle macro, di eseguire swipe a destra o sinistra) con i sensori di movimento (utili per conferire un input solo scuotendo il telefono).
Sul piano visivo, il luminoso (650 in HBM con picchi di 1.000 nits) display a 10 bit sotto il quale si cela lo scanner per le impronte digitali è un AMOLED da 6.59 pollici, con risoluzione FullHD+ (2340×1080 pixel), refresh rate a 144 Hz, frequenza di campionamento del tocco a 270 Hz, tempo di risposta a 1 ms, latenza rispetto al tocco di 25 ms, capace di immagini accurate (colore Delta-E <1), elevati contrasti (1,000,000:1) e colori vividi (113% sulla scala colore DCI-P3e), beneficiato dal supporto all’HDR10+, senza impattare sulla vista (stante le certificazioni TÜV Rheinland per la riduzione dell’emissione di luce blu e l’anti-sfarfallio) o preoccuparsi di eventuali cadute o urti (Gorilla Glass 6).
La selfiecamera, mono, arriva a 24 megapixel (HDR, panorama, face unlock) mentre, sul retro, ove è confermato il logo con illuminazione (programmabile) a LED (utile anche per le notifiche), ed una porzione è trasparente (versione Ultimate) onde mostrare anche le viti di fissaggio, il semaforo orizzontale in alto a sinistra ora avvolge tre sensori fotografici, rispettivamente da 64 megapixel (Sony IMC 686, principale, f/1.8, video anche a 8K@30fps e time-lapse a 720p@480fps), 13 (ultragrandangolo), 5 (macro).
La presenza, ai timoni di comando, del processore octacore (ma overcloccato a 3.1 GHz) Qualcomm Snapdragon 865+ permette di optare per una GPU Adreno 650 (rendering grafico migliorato del 10%). La RAM (LPDDR5, sino a 16 GB) e lo storage (UFS 3.1, sino a 512 GB), non espandibile, consentono gli allestimenti 12+512 GB (999 euro) e da 16+512 GB (1.099 euro), mentre la Strix Edition prevede 8+256 GB (799 euro).
Da segnalare che il sistema di dissipazione del calore, denominato GameCool 3, oltre a coinvolgere anche la batteria, è stato maggiorato di 6 volte (con lo sbocco laterale Aero Dynamic però più discreto che ha impedito comunque di ottenere una certificazione IP68) mentre, per uno smaltimento attivo del calore, è presente un accessorio ad aggancio esterno con ventola e kick stand.
La batteria dell’Asus Zen Phone 3 è un’unità da 6.000 mAh, caricabile rapidamente a 30W (con reverse charging a 10W e possibilità di settare una carica schedulata, lenta per le ore notturne, o a velocità più bassa), tramite la porta microUSB Type C 3.1 posta sul lato lungo di sinistra, per caricare il device quando si gioca.. Tra le connettività, mancante per ragioni di spazio il jack da 3.5 mm (sopperito dal dongle Type-C/3.5 mm in confezione), spicca il Dual SIM con 4 e 5 G standalone e non, il Wi-Fi 6, il Bluetooth 5.1, un modulo NFC, il GPS (Glonass, Galileo), una seconda microUSB Type-C in posizione standard.
Il sistema operativo è Android 10 con ROG UI, che abilita varie gesture (anche sul blocca schermo), spesso impostate sul doppio tocco o sullo squeeze, supporta l’always on display, implementa una modalità X (sprinta le frequenze di clock di CPU e GPU, migliora gli effetti audio, il refresh rate del display, la sensibilità al tocco, scala sulle connessioni più veloci, etc), integra la condivisione dell’esperienza di gioco via Armoury Crate e mette a disposizione l’assistenza del Game Genie (menu rapidi e scorciatoie, anche per registrare i video, app nelle bolle flottanti mentre si gioca, etc).
Assieme al gaming phone in questione, Asus ha messo a disposizione anche vari accessori ufficiali (da acquistare a parte) nei giorni scorsi ampiamente spoilerati dal sito web PriceBaba. Il primo plug-in per il nuovo Asus Rog Phone 3 consta nel gamepad Kunai, che in stile Nintendo Switch può essere usato come controller o, staccato in due ed agganciato al telefono, per offrirgli un miglior controllo con diversi pulsanti fisici, alcuni dei quali leggermente riposizionati, come avvenuto a destra per lo stick analogico. Chi necessitasse di un’esperienza in dual screen, magari per avere sempre le mappe o l’arsenale a portata di mano, quest’anno potrà contare sul migliorato TwinView Dock III, che mette a disposizione un secondo schermo, con refresh rate a 144 Hz.
Presente una cover arancione, molto più suggestiva, con i suoi LED attivi posteriori simili a quelli in auge nel notebook Zephyrus 14, è la Lighting Armor Cover, con una sezione triangolare sinistra mancante, per non vanificare gli effetti del sistema di dissipazione termica del device. La vera novità di quest’anno, nelle estensioni hardware per l’Asus Rog Phone 3 (comprensive anche di un display portable IPS da 15.6 pollici con micro HDMI), è rappresentato dall’auto-anticipata Rog Falchion keyboard, una tastiera da gaming compattata al 65%, con retroilluminazione gestibile via AuraSync e batteria in grado di garantire financo 400 ore d’autonomia.