Anche Twitter, come già Facebook, è spesso soggetto a interferenze da parte dei governi, che ne manipolano i contenuti a scopo politico: a tal proposito, dal quartier generale del canarino azzurro è giunta la comunicazione di un importante repulisti che ha portato alla rimozione di oltre 30 mila account. Il tutto mentre la piattaforma annunciava il graduale avvio di una piccola rivoluzione, dettata dal test dei “tweet audio”.
L’account security del noto social di San Francisco ha diramato un comunicato nel quale rendiconta della chiusura di 32.242 account: di questi, la maggior parte (23.750) era gestita dalla Cina, e conduceva propaganda in favore del Partito Comunista cinese, oltre che una narrazione dei fatti ostile a Hong Kong. Dei restanti profili rimossi, 1.152 erano collegati a Mosca, per conto della quale osteggiavano i dissidenti politici e magnificavano le politiche di Russia Unita (il partito di Putin), mentre 7.340 – attivi in Turchia – esprimevano consenso a Erdogan ed al suo Partito della Giustizia e dello Sviluppo.
A livello funzionale, il profilo ufficiale di Twitter ha confermato quanto anticipato da alcuni utenti, ovvero la partenza di un nuovo test, dopo quello dei Fleets (le Storie da 24 ore del canarino azzurro), sostanziato nella possibilità di condividere anche dei tweet audio, da 140 secondi (in omaggio al limite originario dei tweet, poi portato a 280 caratteri).
Per utilizzare la nuova funzione, che permette di allegare un messaggio audio a un tweet (sono esclusi, quindi, i retweet o le risposte ai post altrui), basta avviare l’app di Twitter, e procedere a compilare un normale post scegliendo, sulla barra in basso relativa agli allegati, l’icona della modulazione di frequenza. A quel punto, tippato l’effigie della registrazione, si potrà incidere la propria voce per 140 secondi, conclusi i quali – nel caso si vada avanti – verrà generato un nuovo tweet nell’ambito di un sistema a thread: a conclusione del procedimento, basterà premere il pulsante Fine, per tornare al form di editing del tweet, che potrà essere inviato in pubblicazione.
Gli utenti finali si ritroveranno, nella Timeline, il nuovo contenuto ben evidenziato e, premendo sull’allegato, in corrispondenza della miniatura del relativo profilo, avvieranno un player, ancorato in basso, con tanto di pulsante di avvio-pausa, barra di avanzamento, comando per regolare il volume. Al momento, il test relativo ai tweet audio risulta in corso di svolgimento su iOS, e coinvolge pochi utenti ma, entro le settimane a venire, sarà coperta tutta l’utenza di chi possiede un iPhone o un iPad.