L’atteso evento Oppo ha da poco chiuso i battenti in Cina, con il brand del gruppo BBK Electronics che ha colto l’occasione per alzare l’asticella della serie telefonica Reno, oggi giunta alla 4° generazione con un modello sia standard che Pro, ambedue (con vendite dal 12 Giugno) all’insegna della passione per il settore imaging.
Oppo Reno 4 (159.3 x 74 x 7.8 mm, per 183 grammi) e Oppo Reno 4 Pro (159.6 x 72.5 x 7.6 mm, per 172 grammi) adottano uno chassis in vetro fumé rafforzato, capace di resistere anche alle scalfitture di una chiave: l’applicazione della finitura Crystal Diamond sulle nuance Glow (Diamond Blue, Taro Purple, Mirror Black nel Remo 4, e Diamond Blue, Mirror Black, Diamond Red, Green Glitter, Titanium Blank nel Reno 4 Pro) porta un rinnovamento estetico minimale ma piacevole alla vista.
Il frontale dei due device propone display AMOLED con scanner biometrico sottostante: la risoluzione è sempre FullHD+, ma il Reno 4 la declina, sul 90.7% dello spazio a disposizione, secondo un polliciaggio minore, pari a 6.43”, all’insegna di un pannello molto luminoso (430 nits), ottimamente contrastato (800000:1), senza effetto griglia (stante il valore di 409 come PPI), con quasi totale copertura (96%) dello spazio colore NTSC.
Diversamente, il fratello maggiore si spinge, sul 93.4% del frontale. sino ai 6.55” (402 PPI), mettendo in campo maggior luminosità (500 nits), contrasto (5000000:1), copertura (100%) sulla scala colore DCI-P3, ma anche una gratifica per i gamers, rappresentata da un elevato (90 Hz) refresh rate. La selfiecamera diverge non di poco tra i due modelli: è il Reno 4 standard a sfoggiare un foro allungato in alto a sinistra, in cui risiede una selfiecamera doppia, da 32 (principale, f/2.4) + 2 (profondità, f/2.4) megapixel, mentre il Reno 4 Pro “ripiega” su un foro mono, per un’univoca selfiecamera da 32 megapixel.
Il retro colloca a sinistra un originale bumper ellittico, di un tono più chiaro rispetto al resto della back-cover, al cui interno un assetto a L propone il Flash LED ed i sensori della tripla fotocamera, da 48 (principale, IMX586, f/1.7, pixel binning 4-in-1, autofocus laser) + 8 (ultragrandangolo a 119°, f/2.2) + 2 (monocromatico bianco/nero, per la modalità Ritratto, f/2.4) nel Reno 4.
Nel caso dell’Oppo Reno 4 Pro, l’array fotografico, sempre triplice, con modalità Super Night Sight anche sui filmati, Live HDR, e stabilizzazione ottica, propone un sensore 48 (principale), uno da 12 (IMX708, pixel da 1.4 micron, autofocus, ultragrandangolo da 120°, f/2.2, registrazione dei video) ed uno da 13 (teleobiettivo con zoom ibrido 20x ed ottico 5x, autofocus, f/2.4) megapixel.
Il processore, l’octacore (2.4 GHZ, con litografia a 7 nanometri) Snapdragon 765G e la GPU Adreno 620 sono comuni nel Reno 4 e 4 Pro, come pure il setting base per la RAM (LPDDR4x) e lo storage (UFS 2.1), da 8+128 GB: l’allestimento top, però, conta 8+256 GB nel primo smartphone, e 12+256 GB nel secondo.
Il Dual SIM con 4 e 5G ottimizzati dalla presenza di un’antenna surround (a 360) 2.0, il Wi-Fi ac dual band, il GPS (QZSS, Galileo, Glonass), il Bluetooth 5.1, ed il modulo NFC costituiscono le comuni connettività tra Oppo Reno 4 e Reno 4 Pro, con i due gemelli diversi che beneficiano della ricarica rapida SuperVOOC, a 65W via Type-C (in 35 minuti da 0 a 100%), per le batterie, da 4.020 (suddivisa in 2 da 2.010) mAh nel primo, e da 4.000 (due metà da 2.000) mAh nel secondo.
In vendita a partire dalla Cina, l’Oppo Reno 4, animato da Android 10 sotto interfaccia ColorOS 7.2, è listato a 2.999 yuan (circa 373 euro) per l’opzione 8+128 GB, ed a 3.299 yuan (sui 411 euro) per l’8+256 GB, mentre l’Oppo Reno 4 Pro da 8+256 viene a costare 3.799 yuan (pressappoco 473 euro) e quello da 12+256 arriva a 3.799 yuan (intorno ai 535 euro).