Lavoro: “Bisogna incentivare il tempo indeterminato”, parola di premier

Enrico Letta al question time in Senato parla di lavoro, contatti a tempo indeterminato e lotta alla disoccupazione. Come se si potesse davvero fare qualcosa con l'austerità per conto Troika e l'Euro. Almeno facciamoci una risata.

Lavoro: “Bisogna incentivare il tempo indeterminato”, parola di premier

Il presidente del Consiglio Letta, al question time in Senato dichiara che l’obiettivo del governo è la crescita dell’occupazione e l’aumento dei contratti a tempo indeterminato. Questo governo ha scelto di incentivare il lavoro a tempo indeterminato perchè è fondamentale a imprese e lavoratori la possibilità di stabilizzare il lavoro”. Parole importanti, che suonano foriere di speranza in questo drammatico momento di crisi.

Ma purtroppo solo parole. Fin dagli anni novanta il Pd (e varie metamorfosi) è stato protagonista del processo di precarizzazione e flessibilizzazione del lavoro e di tutte quelle riforme peggiorative che hanno caratterizzato le varie versioni del “ce lo chiede l’Europa”. E’ impossibile favorire l’occupazione, e a tempo indeterminato per giunta, con l’austerità, con una moneta che cronicizza gli squilibri tra Nord e Piigs e spinge gli italiani ad emigrare. E’ impossibile favorire l’occupazione quando la repressione della domanda interna toglie mercato alle aziende. E’ impossibile aumentare l’occupazione se una delle strategie europee (e quindi anche italiane) per abbassare il costo del lavoro è mantenere alta la disoccupazione.

Purtroppo l’unico risultato sarà quello di rendere proprio la disoccupazione un fenomeno “a tempo indeterminato” che si abbatterà ancor di più sul destino già precario degli italiani, soprattutto giovani. A morire per Maastricht saremo noi, e non i politici che stanno applicando le politiche imposte in Europa dai paesi creditori.

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