In psicologia si parla molto di contagio sociale. Queste sono situazioni nelle quali le nostre emozioni si propagano fino a creare un forte stress, o persino attacchi di panico. Quest’ansia da Coronavirus sta colpendo la maggior parte di noi e quindi è neccessario diminuire i suoi effetti per vivere bene.
Gli attacchi di panico modificano la nostra vita. Questa pandemia avrà sicuramente forti ripercussioni sull’economia del nostro paese, ma l’aspetto peggiore non è questo è che tutta questa situazione ci fa prendere decisioni o comportamenti irrazionali. Per esempio, gran parte della popolazione italiana e mondiale, sta assalendo tutti i supermercati. Questo comportamento ha senso? Per me no.
L’ansia fa parte di ognuno di noi. Grazie a essa, riusciamo ad avvertire i pericoli, e a salvaguardare la nostra sopravvivenza.
In questi contesti di preoccupazione, come quello che stiamo affrontando, è molto importante sia per noi che per gli altri mantenere la calma.
La paura può essere considerata come un secondo virus, e se non controllata a dovere può essere anche più pericolosa del virus stesso. E perchè? Perchè se ci facciamo prendere dalla paura il nostro disagio psicologico aumenterà e ci farà mostrare solo il peggio di noi. Questo non è il momento di avere paura, anzi dobbiamo tirare fuori gli artigli.
Il messaggio “keep calm and carry on”, dovrebbe valere per tutti. Per non alimentare l’ansia da Coronavirus bisogna evitare di sovracaricarsi di informazioni. Bisogna essere informati, ma senza farsi ossessionare dalle informazioni. La paura deve essere un meccanismo che ci stimoli ad adottare misure più utili per agire e per renderci utili alla nostra Italia.
Quest’ansia è alimentata dal fatto che stiamo affrontando una situazione nuova che non abbiamo mai sperimentato prima. Questo è anche il momento di accettare tutte le nostre emozioni e condividerle con chi abbiamo accanto per trovare un pò di equilibrio.