Dopo circa un anno dall’inizio dei relativi rumors, è finalmente diventato ufficiale, pur in assenza di relative tempistiche e mercati di distribuzione, il nuovo notebook ultracompatto di GPD Technology che, rappresentato dal GDP Win Max, raccoglie l’eredità del Pocket 2 del Dicembre 2018, rispetto al quale propone non poche novità.
Votato al gaming, il GDP Win Max (205 x 140 x 24.5 mm, per 800 grammi, suscettibile d’essere prezzato intorno ai 1.000 euro) si presenta con un touchscreen da 8 pollici risoluto in HD e adotta una tastiera qwerty retroilluminata che non rinuncia al touchpad, però spostato in cima, nella sezione che contiene due D-Pad, uno per lato, una croce direzionale, e 4 pulsanti.
Sempre per quel che concerne i pulsanti, per agevolare il videogiocatore sono stati previsti, lungo il dorso posteriore, i comandi L/R1 e L/R2 (laddove l’uso dello stick analogico, premuto lo switch Panasonic a sinistra per entrare in modalità gamepad, funge da L/R3).
A fronte delle sue esigue dimensioni, il GPD Win Max non si fa mancare una buona dotazione di porte, tra cui una HDMI 2.0b (per flussi video in 4K@60Hz) ed una Thunderbolt 3 per connettere schermi esterni, tre porte USB 3.1 (tra cui due Type-A ed una Type-C), un lettore di schedine microSD per acquisire dati ed espandere lo storage, e una Ethernet Gigabit LAN per la connessione cablata (alternativa a quella Wi-Fi ax/6).
Utilizzabile con un mouse via Bluetooth 5.0, il GPD Win Max rinuncia al Ryzen Embedded V1000 adottato in fase di concept per un più performante processore Intel, il quadcore i5-1035 G7 a 8 thread, messo in coppia con la scheda grafica integrata Intel Iris Plus 940: la configurazione prevista, unica disponibile, annovera una RAM LPDDR4 pari a 16 GB e, all’interno di uno slot M.2 2280, uno storage SSD da 512 GB. Anche l’autonomia del GDP Win Max, naturalmente animato da Windows 10, garantisce buoni risultati, grazie all’innesto di una batteria da 5.000 mAh (57 Wh), a 3 celle.