Quando si è impegnati in attività al computer, a casa o in giro, si ha spesso la necessità di compattare gli ingombri del proprio terminale, per ragioni di spazio e corretto utilizzo degli ambienti, ma anche per una più agevole trasportabilità del supporto informatico: ecco, in tal senso, le migliori proposte di Shuttle Inc, Asus, GPD, e Alldocube.
La taiwanese Shuttle Inc ha annunciato il pc all-in-one P20U, che grazie alle sue dimensioni (29.9 x 27.1 x 5 cm, con 6.8 cm di lunghezza in meno rinunciando alla base per il cablaggio), permette di occupare pochissimo spazio sulla scrivania (o – persino – di essere agganciato a una parete, tramite attacco VESA), e porta come conseguenza un comparto hardware che, per la dissipazione del calore, adotta un approccio fanless. Il display, un pannello touchscreen TN da 11.6 pollici, è protetto da polvere e schizzi (IP54) e, in basso, allinea divere uscite: in particolare, sono presenti 6 porte USB, un ingresso in-out, 2 porte RS-232, un HDMI e una VGA per connettere altri due schermi, ed un lettore 3-1 di memory card. Corredato di microfono e altoparlanti in appoggio alla webcam, lo Shuttle P20U monta un processore dual core Intel Celeron 3865U ed una GPU integrata Intel HD Graphics 610: la RAM (DDR4) può arrivare sino a 32 GB, avvalendosi dei due slot SO-DIMM, mentre lo storage può essere del tutto a stato solido o ibrido grazie ai due slot disponibili, tra cui uno per SSD M.2 PCIe, ed uno per hard disk da 2.5 pollici, sempre SSD o meccanici. In tema di prezzi, l’all-in-one Shuttle PC20U è venduto a 377 euro, con opzione per un modulo NFC e per delle porte seriali.
A poco meno, ovvero a 299 euro, giunge sul mercato anche l’Asus Chromebox 3, un miniPC basato su Chrome OS che, grazie ad un accordo con Google, si aggiorna automaticamente, sia come firmware che come definizioni virali e correzioni di bug, sì da essere sempre stabile, sicuro, e con le ultime feature. Tra queste, ovviamente, non mancano le più popolari app Android, ottenibili dal Play Store, installato. Lato hardware, da Intel arrivano processori di 8° generazione, sia Celeron che Intel Core, mentre la RAM (DDR4-2400) e lo storage (SSD M.2) spiccano rispettivamente per fluidità e capienza, potendosi contare su 32 GB massimi nel primo caso, e fino a 256 GB nel secondo. Idoneo per il collegamento con due display 4K/UHD, l’Asus Chromebox 3 annovera anche una USB 3.1 Type-C (con DisplayPort) idonea anche per alimentare il terminale.
La cinese GPD Technology, invece, ha lanciato il Pocket 2 che, evoluzione del modello del Luglio 2017, è un netbook così piccolo (181 × 113 × 8-14mm) da poter essere tenuto (465 grammi) su 3 dita: dotato – ai lati – di 3 complessive porte USB, di cui una Type-C e due Type-A, esibisce un display multi-touch IPS da 7 pollici, con risoluzione (1920 × 1200 pixel, 323 PPI) mentre, all’interno del telaio unibody in magnesio, è spinto da un processore dual core quad-thread Intel Core m3-7y30 della generazione Kaby Lake messo in tandem con una GPU integrata Intel HD Graphics 615, ambedue raffreddati da un sistema a dissipazione attiva. Le memorie sono da 4 (540 euro) / 8 (579 euro) GB per la RAM (LPDDR3), e da 128 per l’archiviazione, mentre la batteria si spinge sino a 6.800 mAh di capienza, garantendo 6/8 ore di operatività media. Sprovvisto del gamepad integrato previsto, invece, nel GPD Win 2, il nuovo GPD Pocket 2 integra le connettività senza cavi Bluetooth 4.1 e Wi-Fi n dual band, ed adotta il sistema operativo Windows 10 a 64 bit.
Sempre dal distretto dello Shenzhen arriva l’Alldocube Knote 5, un 2-in-1 detachable con la parte tablet (29 x 18 x 1 cm, per 820 grammi) caratterizzata da un retro in alluminio spazzolato, ed un frontale con cornice stondata in policarbonato, da 1.5 cm, al cui interno è posizionata la webcam da 2 megapixel per Skype, posta a coronamento del touchscreen IPS FullHD da 11.6 pollici. Sul lato destro è posto il pulsante d’accensione, il bilanciere per il volume, il primo speaker, ed un jack da 3.5 mm, mentre a sinistra, assieme ad un secondo speaker, vi è lo slot per le microSD, l’ingresso dell’alimentazione (a 7,6 V), ed una porta Type-C utile anche per ricaricare il device con un power-bank potente.
All’interno di questa sezione, collegata alla (inclusa) cover-tastiera (tasti in policarbonato circondati da una simil pelle, con sezione piegabile che fa da cavalletto) via pin magnetici, opera il processore quad-core (2 GHz) Intel N4000 con la relativa GPU HD Graphics 600, messo in tandem con 4 GB di RAM e 64 (espandili) GB di storage. Completano le dotazioni hardware dell’Alldocube Note 5 le connettività Bluetooth 4 e Wi-Fi n dual band, ed una batteria da 4.000 mAh: in ambito software, scende in campo l’onnipresente Windows 10. Prezzo? Pressappoco 235 euro.