Instagram, ad oggi ancora la più popolare applicazione di photo-sharing, si appresta a ricevere due importanti novità, quanto meno principiando da Android, ma non la tanto agognata versione per iPad: di sicuro, tra tante feature sperimentate o ambite, non manca un ritocco alle proprie policy, in vista delle prossime presidenziali USA.
Seguendo un trend avallato su Facebook, anche su Instagram la recente campagna elettorale del miliardario Bloomberg, attualmente impegnato nelle primarie democratiche, ha portato (ovviamente negli USA) a un adeguamento delle policy d’utilizzo che, ora, richiedono che un influencer possa pubblicare contenuti a pagamento di natura politica solo nel caso ricorra al tool Branded Content Ads che, nello specifico, applica un’eloquente etichetta ai contenuti, specificante chi abbia pagato per essi.
Messe in campo nuove regole per una maggior trasparenza della comunicazione in-platform, Instagram potrebbe presto rilasciare due novità nel client del robottino verde, in base a un test che, attualmente, ha coinvolto un ristretto numero di utenti. La prima feature a esser stata scovata, e documentata in Rete a suon di screenshot, prevede che – al pari di quanto già possibile nella “cugina” WhatsApp – si possa rispondere ai messaggi in DM quotando (citando) quanto detto dall’interlocutore (ottimo nel caso di discussioni molto attive e serrate).
Non meno importante è quanto sperimentato a proposito delle videochiamate, visto che i controlli per la gestione delle stesse, ridisegnati, sono stati spostati in basso per agevolare l’uso dell’app con una mano sola, anche sui terminali con un ampio display.
Infine, per tante novità in procinto d’essere implementate, ve n’è una che, almeno per ora, sarà ben lungi dall’essere concretizzata. Il riferimento è all’app ufficiale per gli iPad, visto che il CEO di Instagram, Adam Mosseri, mediante una Storia, ha spiegato come tale client, pure nei desiderata della sua azienda, non verrà per ora realizzato posto che il personale in dotazione (campo nel quale, invero, Menlo Park avrebbe fatto corposi investimenti nell’ultimo anno) sarebbe indirizzato su altre priorità, tra cui spicca proprio il continuo miglioramento della versione per iPhone (che, però, non è assolutamente ottimizzata per i tablettoni di cupertiniana memoria).