Facebook, il noto social network nelle scorse ore alle prese con una serie di incontri importanti con le istituzioni europee, ha annunciato, in ottica trasparenza, il varo di alcune norme sull’impiego politico dei meme e, nel contempo, ammesso un test privato su un nuovo NewsFeed lato mobile: sempre in tema di app, il client ufficiale del social – per Windows 10 – ha (letteralmente) i giorni contati.
La prima novità facebookiana di questo giro di boa settimanale riguarda, curiosamente, i meme, il cui uso da parte dei candidati politici è stato appena regolamentato dalle nuove policy della piattaforma. Secondo quanto deciso da Menlo Park, constatato quanto il candidato democratico Michael Bloomberg abbia speso quotidianamente in advertising sul social (1 miliardo di dollari al giorno), con corposi investimenti proprio nei meme per guadagnarsi il consenso dei giovani, chi parteciperà a una competizione elettorale, come nel caso delle prossime presidenziali USA, dovrà dichiarare in modo palese d’aver investito pubblicitariamente negli influencer o nelle pagine/gruppi (es. Meme 2020) che trattano meme o contenuti simili: in tal modo, la circolazione “finanziata” di alcuni meme, d’ora innanzi, sarà etichettata dalla dicitura “in collaborazione pubblicitaria con” (Paid Partnership with) sì da svelare le possibili ragioni della viralità di taluni contenuti.
Più di carattere mainstream rientra, invece, quanto appena scoperto dalla leaker e programmatrice Jane Manchun Wong che, a seguito di un’operazione di reverse engineering condotta su una release Android di Facebook, ha appurato come a Menlo Park stiano testando un diverso layout per il NeewsFeed.
Il nuovo design prevederebbe un flusso informativo non più unificato e presieduto da un algoritmo di rilevanza, ma suddiviso in 3 schede: la prima mostrerebbe sempre i post in base alle presunte preferenze degli utenti, mentre il secondo li organizzerebbe per ordine cronologico, mettendo in cima i più recenti (cosa che, ad oggi, si può fare solo previa ricerca della specifica opzione nelle impostazioni ospitate dal menu laterale), ed il terzo visualizzerebbe i contenuti già visti (portando alla ribalta una modalità di visualizzazione attualmente disponibile solo lato web, all’indirizzo facebook.com/seen). Facebook, nell’ammettere in test interno, prospettando una sua eventuale estensione al pubblico, ha motivato la sperimentazione con il desiderio di aiutare gli utenti a cercare e organizzare in modo più semplice i contenuti cui già (ma in modo macchinoso) accedono oggi.
Infine, una notizia riguardante l’applicazione Facebook rilasciata tempo fa per Windows 10, a quanto pare troppo poco usata per essere mantenuta in piedi. Menlo Park, infatti, ha incominciato a spedire alcune mail ad i suoi utenti nelle quali li si avvisava che, a far data dal 28 Febbraio prossimo, tale app sarà ufficialmente dismessa e, che, quindi, per continuare a usare Facebook lato PC sarà necessario procedere – come di consueto – tramite un comune browser.