Sui social network la questione skincare è molto diffusa: ogni influencer, ogni esperto consiglia il suo metodo. Ma i vari pareri, spesso, sono contrastanti tra loro, tra chi sostiene che per una corretta pulizia del viso bastino pochi prodotti e pochi passaggi e chi invece sostiene che bisogna dedicarci più tempo, con svariati prodotti e passaggi.
In molti oramai si chiedano quale sia il metodo più efficace da applicare. Il Cosmetic & Toiletries Science Applied ha provato a fare un po’ di chiarezza, pubblicando un studio dove sono state coinvolti vari gruppi di donne, con età fino a 50 anni. Alle partecipanti è stato chiesto di utilizzare i due metodi di skincare più consigliati dagli esperti e dalle compagnie specializzate in prodotti per la pulizia del viso.
Sui gruppi è stato sperimentato sia il metodo minimalista, con pochissimi prodotti, che prevede al mattino un detergente e una crema giorno e alla sera solo un detergente, lasciando la pelle libera da filtri; sia il metodo più complesso, che prevede l’utilizzo di 10 prodotti. Al mattino: detergente, tonico, siero occhi e siero viso, e crema da giorno con filtro solare; di sera: detergente, siero occhi e siero viso, e crema da notte nutriente.
I test sono stati fatti con strumenti dermatologici a due giorni dall’inizio dell’esperimento e dopo dodici settimane di trattamenti. Alle donne è stato chiesto di applicare i prodotti solo su una metà del viso, per verificare meglio l’efficacia dei metodi.
Al termine della sperimentazione è stato rilevato che la skincare più complessa, ha migliorato maggiormente la pelle rispetto a quella minimal. In particolare, dopo solo due giorni di trattamenti l’idratazione della pelle è migliorata del 12,7%, mentre con l’altro metodo i risultati sono stati minimi.
Dopo tre mesi, con la skincare complessa, la luminosità del viso è migliorata 11 volte e le rughe sono diminuite del 10%, mentre col metodo minimal la luminosità è migliorata solo 2 volte e gli effetti sulle rughe sono stati quasi impercettibili.