A distanza di due settimane circa dall’Inno Day 2019, nel corso del quale il CEO di Oppo, Cheg Mingyong, depistò non poco i media prospettando come avrebbero potuto essere i primi top gamma 5G del gruppo, si è appena concluso in Cina il vero evento di presentazione degli Oppo Reno 3 Pro e Reno 3, disponibili (dal 31 Dicembre) in 4 colorazioni (Moonlight Black, Misty White, Night Sky Blue, e Sunrise).
Oppo Reno 3 Pro (159.4 x 72.4 x 7.7 mm, per 172 grammi) ha un telaio ottenuto con una ghiera laterale in lega di alluminio, e pareti frontali in vetro: quella frontale, protetta da un vetro Gorilla Glass 5, propone sul 92.10% della superficie un display FullHD+ (405 PPI) AMOLED da 6.5 pollici forato in alto a sinistra, quale escamotage per alloggiare la selfiecamera da 32 megapixel (f/2.4): secondo l’azienda, si tratta di una soluzione decisamente luminosa (500 nits), con frequenza di refresh a 90 Hz (180 sul tocco) per il gaming (anche grazie al Gameboost 2.0), ottima copertura del colore (100% sulla scala 100% di DCI-P3), aspetto panoramico a 20:9 e supporto all’HDR10+ per il godimento multimediale.
Sul retro, assistito da un doppio Flash LED, opera una quadrupla fotocamera incolonnata verticalmente a sinistra, con un modulo standard da 48 (Sony IMX586, stabilizzazione ottica, f/1.7, pixel binning 4-in-1), un teleobiettivo (zoom ibrido 5x, ottico 2x, digitale 20x) da 13 (f/2.4) da 13, un ultragrandangolo (116°) da 8 (f/2.2), ed uno per il bianco e nero da 2 (f/2.4) megapixel. L’audio, immersivo, è affidato a una coppia di speaker stereo con supporto al Dolby Atmos.
Presenti i due tagli di RAM (LPDDR4X) e storage da 8+128 GB (più o meno 515 euro, o 3.999, yuan, in Classic Blue/Blue Pantone a 540 euro o 4.199 yuan) e 12 +256 GB (pressappoco 579 euro, o 4.499 yuan), il processore dell’Oppo Reno 3 Pro è un Qualcomm Snapdragon 765G, octacore da 2.4 GHz massimi posto in coppia con la scheda grafica Adreno 620 e munito di un modem per il 5G dual mode (standalone e non).
Protetto nell’accesso ai dati da uno scanner in-display, l’Oppo Reno 3 Pro monta una batteria da 4.025 mAh che, grazie allo standard di ricarica rapida VOOC 4.0 (via Type-C a 30W), riguadagna il 50% dopo soli 20 minuti (ottenendo la carica completa in appena 58 minuti, meno di un’ora).
Le connessioni, beneficiate anche da una miglior ricezione del segnale grazie ad un’antenna surround da 360°, attestano la presenza del 4G VoLTE su ambedue le SIM, del Wi-Fi ac dual band, del Bluetooth 5.1, del GPS (BeiDou, Glonass), dell’NFC, e del jack da 3.5 mm. Per il software, invece, si è optato per Android 10 sotto interfaccia ColorOS 7.0.
Decisamente diverso è l’Oppo Reno 3 (160.3 x 74.3 x 7.96 mm, per 181 grammi), con un design waterdrop per la stessa selfiecamera (32 megapixel, f/2.4), posta in cima a un display sempre FullHD+ panoramico (20:9) che, in quanto AMOLED, pone nella parte bassa dei suoi 6.4 pollici di diagonale lo scanner sottostante per le impronte digitali.
Sul retro, la multicamera è differente, con il semaforo verticale che accoglie una diversa tetracamera, partendo con un sensore da 64, proseguendo prima con il comune ultragrandangolo (116°) da 8 (f/2.2) e poi con il medesimo macro da 2 (f/2.4), per concludere (in luogo del telescopico) con un sensore monocromatico, sempre da 2 megapixel.
A motorizzare l’Oppo Reno 3, provvisto della stessa batteria con carica rapida del fratello maggiore, come pure della medesima connettività (con 5G dual mode), opera il processore Dimensity 1000L messo in coppia con la GPU Mali G77 MC9: i tagli mnemonici sono da 8+128 GB (pressappoco 437 euro, o 3.399 yuan) e 12+128 GB (all’incirca 476 euro, o 3.699 yuan).