La celebre piattaforma social Twitter, sovente usata per informare e informarsi su quel che accade nel mondo, tramite post da 280 caratteri e topic trend, si appresta a grandi cambiamenti, secondo alcuni cinguettii rilasciati dal suo ideatore e CEO, Jack Dorsey. Nel frattempo, però, arrivano anche iniziative più immediate, come un Centro per la Privacy, ed un modo per assicurare un caricamento delle immagini che ne conservi una qualità prossima all’originale.
Gli ultimi tempi si stanno dimostrando all’insegna di un forte attivismo per Jack Dorsey: il CEO e co-fondatore di Twitter, a suon di cinguettii, ha prima demolito Google, spiegando di aver adottato come motore di ricerca DuckDuckGo in quanto più rispettoso della privacy (ancorché meno usato, a fronte di 50 milioni di ricerche al giorno contro i 3.5 miliardi della grande G) e, poi, ha rivelato che, nel 2020, passerà diversi mesi (da 3 a 6) in Africa forse, sostengono gli analisti, per esplorare quello che, in tema di pagamenti digitali, è un territorio ancora vergine, nel quale Twitter potrebbe andare a inserirsi – col fine di agevolare gli scambi di criptovalute (sempre più popolari in Africa, quale rimedio all’elevata inflazione delle monete ufficiali) – tramite Square, l’altra creatura di Dorsey, fondata nel lontano 2009 per ideare sistemi di pagamento da smartphone, in un percorso non troppo distante da quello intrapreso da Menlo Park con Facebook Pay.
Sempre Jack Dorsey, in una serie successiva di tweet, ha svelato la costituzione di un nuovo team di lavoro, battezzato “bluesky” e già provvisto di un account ufficiale (@bluesky) presso il canarino azzurro, incaricato di concepire uno standard che porti alla decentralizzazione dei social network. Lo scopo è arrivare a trasformare Twitter da social e client software, certo con le sue regole ed algoritmi, per accedere a una rete di social, in modo che l’utente, a seconda delle preferenze, possa anche optare per soluzioni alternative, o realizzarne di proprie (come avviene con i programmi competitor che assicurano l’uso del servizio noto come posta elettronica).
Da Nolan O’Brien, ingegnere di Twitter, invece, è giunta conferma di una novità che farà piacere a coloro che amano le foto di elevata qualità, visto che è stato cambiato il modo in cui le immagini verranno caricate sulla piattaforma tramite il client web. D’ora innanzi, non si procederà più alla transcodifica delle foto, con perdita di qualità, ma se ne preserverà – in fase di caricamento – la codifica Jpeg originaria (sino a 5 MB di peso e 16 megapixel di risoluzione).
La novità, di carattere conservativo, non coinvolgerà le miniature, per le quali la transcodifica sarà ancora attiva (sì da agevolarne il caricamento e risparmiare dati), e prevederà come sempre la cancellazione dei dati EXIF, sensibili in quanto da essi è possibile desumere anche la data o il luogo dello scatto, come pure il dispositivo usato per ottenerlo. Ancora in ambito imaging, è da ascrivere l’ultim’ora secondo la quale, a decorrere dal 12 Dicembre, Twitter – intesa sia come app che come sito web – supporta le Live Photos degli iPhone, seppur visualizzandole, poi, come GIF.
Più nel versante della sicurezza, infine, rientra un annuncio fatto dal quartier generale di San Francisco, con lo staff di Twitter che ha reso noto una serie di iniziative, in tema di privacy, che entreranno in vigore dal 1° Gennaio del 2020. La prima di queste riguarderà il trasferimento, già in atto, degli account degli utenti al di fuori della giurisdizione dell’Europa o degli USA, al fine di poter sperimentare nuove opzioni di tipo opt-out/opt-in, senza violare le normative locali per la tutela dei dati personali (il GDPR in Europa, ed il recente Consumer Privacy Act o CCPA entrato in vigore in California), prima di una loro eventuale messa a disposizione a favore di tutti gli utenti.
Nel medesimo comunicato si è alzato il sipario sul Centro per la Privacy di Twitter, in sostanza un sito che renderà conto di eventuali violazioni della privacy (come l’uso a scopo pubblicitario dei numeri di telefono forniti per l’autenticazione bifattoriale), comunicherà nuovi prodotti o iniziative per la tutela dei dati sensibili, e fungerà da hub semplificato perché gli utenti possano accedere e scaricare i loro dati personali.