Jeremy Clarkson punta il dito contro l’allarmismo sollevato da Greta Thunberg

L’ex storico volto di “Top Gear” non gradisce affatto l’operato di Greta Thunberg, la 16enne svedese che si è fatta conoscere per le sue battaglie contro il cambiamento climatico. Ecco cosa manda su tutte le furie l’istrionico giornalista inglese.

Jeremy Clarkson punta il dito contro l’allarmismo sollevato da Greta Thunberg

Intervistato dal The Sun, Jeremy Clarkson ha messo nel mirino Greta Thunberg, la giovane attivista svedese assurta a bandiera della causa ambientalista a livello internazionale. L’irriverente giornalista che per anni ha legato il proprio volto a quello di Top Gear, non ha affatto gradito l’operato della 16enne che sta lottando per assicurare un futuro più sostenibile ai propri coetanei e alle future generazioni.

Dal suo punto di vista, quanto messo in atto dall’enfant terribile che ha a cuore le drammatiche conseguenze del cambiamento climatico, sta mettendo in ginocchio il mondo dell’auto. “Tutti quelli sotto i 25 anni che conosco – ha dichiarato Clarkson ai microfoni del tabloid britannico – non hanno il minimo interesse nelle automobili. Greta Thunberg ha ucciso i programmi sulle auto” ha sottolineato lasciando intendere che per i giovani d’oggi, le sue battaglie sono diventate una sorta di pericoloso lavaggio del cervello.

Sul punto anche Richard Hammond si trova d’accordo con Clarkson. Il conduttore di The Grand Tour, una delle trasmissioni più rilevanti dell’intero panorama mondiale del car show, ha precisato che i ragazzi non sono più attirati dalle auto. “Quanti di loro stanno crescendo con i poster di qualche bella macchina appeso in camera da letto?” si è domandato facendo emergere il recente disinteresse verso un settore che di fatto non fa più battere il cuore come un tempo.

Ma pur ammettendo che il climate change sia un tema su cui non si possa più far finta di niente, Jeremy Clarkson si è convinto che il tutto sia sfuggito di mano. In altre parole ultimamente si sta degenerando, creando eccessivo allarmismo che rischia di condurci dritti verso la ben più distruttiva follia collettiva.

Per il giornalista automobilistico, la domanda giusta che ognuno di noi dovrebbe porsi, è che cosa sarebbe necessario mettere in atto per correre ai ripari. “È una discussione sicuramente più interessante di quello che sta accadendo adesso. Greta è un’idiota. Andare in giro per il mondo a dire che moriremo tutti non risolverà un bel niente. Occorre invece parlare con gli scienziati” ha concluso il 59enne conduttore televisivo inglese.

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