Sono tre nuovi oggetti semplici, con un nome sconosciuto e completamente senza alcun senso, ed occuperanno gli scaffali di due supermercati Esselunga: Gidello, Luvetto e Bralino verranno esposti in appositi corner dei punti vendita di Milano e Roma, come se fossero in vendita.
I clienti, trovandosi davanti ad alcuni oggetti tanto semplici quanto sconosciuti, sperimenteranno il senso di smarrimento che il malato di Alzheimer prova solitamente davanti ad un oggetto di uso comune.
L’iniziativa
L’iniziativa, dal 21 al 23 Settembre, è stata promossa dalla Fondazione Ebri (European Brain Research Institute), in occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer. Il nobile obiettivo è quello di sensibilizzare l’idea pubblica in merito alla malattia, puntando anche e soprattutto a chi non ha familiarità con l’Alzheimer, colpendo il cervello con la sensazione di straniamento che si prova avendo tra le mani un oggetto indecifrabile.
Sulla pagina Facebook della fondazione Ebri sono state raccolte le prime reazioni dei clienti che si avvicinano curiosi ed attoniti agli oggetti sopracitati; ad attirare l’attenzione sono stati anche i cartelloni pubblicitari: “Super convenienza! Rinnova i tuoi gidelli ad un prezzo piccolissimo. A soli 2,99 euro l’uno!” o “Sottocosto! Approfitta dei luvetti ad un prezzo speciale! A soli 2,99 euro l’uno”. Avvicinandosi al corner, i clienti hanno poi scoperto la natura dell’iniziativa. Uno schermo apposito permetterà di visionare un approfondimento girato al Policlinico Umberto I di Roma, con equipe medica e pazienti che soffrono di Alzheimer.
Nei supermercati, inoltre, sarà possibile effettuare una donazione semplicemente scansionando il codice a barre sulla confezione dei prodotti acquistati, oppure procurandosi una cartolina che supporta l’iniziativa.
L’Alzheimer
L’Alzheimer, o malattia di Alzheimer, è la forma più comune di demenza degenerativa invalidante, che si presenta solitamente prima dei 65 anni. Il sintomo più precoce è la difficoltà a ricordare eventi trascorsi da poco tempo mentre, con il passare degli anni, si possono presentare anche disorientamento e disturbi comportamentali. La malattia è stata descritta per la prima volta nel 1906; nel 2006 si contavano 26,6 malati in tutto il mondo, mentre per il 2050 si stima che ne sarà affetta 1 persona su 85.