Il maggior antagonista di WhatsApp, Telegram, si è imposto all’attenzione generale ad inizio Maggio, per una serie di novità fortemente incentrate sulla tutela della privacy: ora, è già tempo di un ulteriore update, con la release 5.7 appena distribuita ed a disposizione sia degli utenti Android, che di quelli iOS, e di quanti si avvalgono della variante Desktop.
Ancora in tema di riservarezza, il nuovo Telegram 5.7 eredita una gestione più granulare di chi possa vedere il nostro numero di telefono, potendo settare tale scelta su tre valori, tra cui “nessuno”, “tutti” e “i miei contatti”, con facoltà di prevedere delle eccezioni che, tra l’altro, si applicheranno anche ai gruppi stessi, potendo scegliere in quali di questi potrà vedere la nostra numerazione, e in quali no: in questo frangente, settate le proprie preferenze, i permessi si aggiornanno automaticamente, man mano che si entrerà o si uscirà da un gruppo. Sul versante sicurezza in generale, interviene la novità secondo la quale gli account sospetti saranno stigmatizzati con l’etichetta “Spam”.
Per quanto riguarda i canali, con Telegram 5.7 è diventato possibile consultare i canali pubblici anche senza entrare nell’app, cliccando un link tramite un browser web, e tippando l’opzione “Anteprima canale”. L’amministratore di un canale, inoltre, può associarlo ad una chat di gruppo, di modo da trasformare quest’ultima in un’agorà di discussione, sui temi del canale: anche in questo frangente, il tutto avverrà tramite un link (“discuti”) che, qualora premuto, proietterà automaticamente un post nella chat collettiva, pronto per esservi commentato, all’insegna di una comunicazione finalmente bi-direzionale.
I bot, invece, sono stati connessi (es. @discussbot) con i servizi web in un modo molto più semplificato che in precedenza, di modo che sia possibile usare il proprio account Telegram per accedere ad un sito web al quale, ottenuta l’autorizzazione, ci si troverà loggati col nome detenuto su Telegram.
Infine, le novità di Telegram 5.7 che si applicano solo a particolari sistemi operativi. Su Android, la nuova edizione dell’app porta poche peculiarità esclusive, come qualche variazione nella gestione dei temi per le chat, o il restyling di qualche finestra di conferma mentre, su iOS, nel caso si condividano dei PDF, sarà possibile beneficiare dell’anteprima per gli stessi.