Lo sbiancamento dei denti con metodi casalinghi e fai da te è sempre più di moda.
L’American Dental Association ha ribadito in diverse occasioni che i prodotti sbiancanti possono causare effetti collaterali temporanei, come sensibilità o infiammazioni gengivali, destinati però a scomparire subito dopo aver smesso di usare il prodotto.
Gli effetti collaterali, però, sono molteplici e dimostrati da uno studio recente.
Lo studio
Secondo un recente studio condotto dalla Stockton University nel New Jersey e guidato da Kelly Keenan, le strisce sbiancanti per denti possono danneggiare, non solo lo smalto, ma anche i tessuti dei denti a tal punto da indebolirli.
Queste strisce, infatti, contengono il perossido di idrogeno; nei kit, per legge, la sua percentuale non deve essere superiore allo 0,1% ma, tuttavia, in commercio, specialmente su Internet, si possono acquistare alcuni prodotti con una percentuale superiore. Il perossido di idrogeno è dannoso per i nostri denti dal momento che è in grado di raggiungere anche la dentina, la parte del dente che si trova sotto lo smalto e il cemento, con rilevanti conseguenze per il collagene, una delle principali proteine.
Il team di ricercatori ha condotto dei test per valutare gli effetti della sostanza sul collagene, grazie a una tecnica di laboratorio di elettroforesi su gel che permette di visualizzare la proteina. Dall’analisi è emerso che trattamenti con concentrazioni di perossido di idrogeno simili a quelle delle strisce sbiancanti conduce alla scomparsa della proteina del collagene.
Un’altra sostanza che rende le strisce sbiancanti nemiche dei denti è il cloruro di sodio, responsabile della riduzione della durezza del dente e, quindi, di eventuali future abrasioni sulle superfici dei denti.