Sulle pagine della rivista Vanity Fair, troviamo una bellissima intervista a Paola Cortellesi da molti definita come l’attrice dei record. Amata dal pubblico per la sua spontaneità e grande senso ironico, la Cortellesi vanta una grande carriera che attraversa in maniera trasversale tutto il mondo dello spettacolo, dal teatro, al cinema, fino ad arrivare al Festival di Sanremo e al grande successo ottenuto grazie a Zelig, che ha presentato al fianco di Claudio Bisio.
Una comicità irriverente e poliedrica che le ha aperto molte possibilità sul piano professionale, ma anche nella vita privata Paola ha saputo ritagliarsi una bella fetta di felicità. Il rapporto con il marito Riccardo Milano, regista e sceneggiatore, va a gonfie vele anche se lei lo descrive di “una tristezza infinita“, ironicamente parlando: “Non ricordo come mi ha chiesto di sposarmi. Mi pare che a un certo punto mi abbia regalato un anello , che chiaramente non porto. Noi siamo un po’ così: non abbiamo un anniversario né una canzone nostra. Insomma, ‘na tristezza infinita“.
La Cortellesi racconta il rapporto con il marito, tra ironia e amore
Svela anche che, quando arrivano a battibeccare – cosa che succede abbastanza di frequente come lei stessa afferma – chiunque di trovi nei paraggi a testimoniare questi scontri, parte con il canticchiare la sigla di “Casa Vianello“, paragonandoli agli indimenticabili protagonisti Sandra Mondaini e Raimondo Vianello: “I nostri colleghi, ormai ci conoscono e ridono: quando parte la zuffa ci cantano la sigla di Casa Vianello“.
Tornando, però, seria per un momento rivela che il rapporto con il marito è bello e solido, tanto che sei anni fa è nata Laura, la loro figlia. Lei e Riccardo si conoscono dal 2003 e galeotto fu il set di “Il posto nell’anima” e, dopo 8 anni di fidanzamento, nel 2011 è arrivato il momento di pronunciare il fatidico si: “Io e Riccardo siamo legati dall’amore. Può sembrare una parola banale, ma non ne trovo un’altra per descrivere il segreto della nostra unione. Ho avuto la fortuna d’imbattermi nel vero amore fatto di sentimento, lealtà, rispetto reciproco. […] Dopo tanti anni è ancora la persona che stimo di più“.
Paola Cortellesi vittima di bullismo
Infine tocca un tasto delicato del suo passato. La Cortellesi rivela di essere stata vittima di bullismo ai tempi della scuola, un fenomeno che purtroppo sta colpendo sempre più ragazzi e ragazze. Da bambina ricorda di aver vissuto momenti difficili che le sono costati anni di dolore e rabbia: “Erano sempre pronti a dirmi che ero sbagliata, perché così mi sentivo”.
Ma i suoi compagni non si fermavano alla violenza psicologica, continua a raccontare Paola che molti di loro arrivavano anche a violenze fisiche, soprattutto durante la ricreazione dove avevano maggior libertà di azione e potevano perpetrare i loro abusi: “A ricreazione ci scappava il dispetto, lo spintone, lo schiaffo“.