Marco Giallin parla della morte della moglie e rivela: "Solo ora vado al cimitero, il dolore non si esorcizza!"

Marco Giallini ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport dove oltre a parlare del suo nuovo film ‘Domani è un altro giorno’ ha rivelato la sua fatica ad esorcizzare il dolore per l’improvvisa scomparsa della moglie Loredana, morta nel 2011.

Marco Giallin parla della morte della moglie e rivela: "Solo ora vado al cimitero, il dolore non si esorcizza!"

Marco Giallini che, dal 28 febbraio 2019 tornerà nelle sale con il film ‘Domani è un altro giorno’, ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport dove ha parlato del film ma soprattutto dell’importanza che hanno per lui i due sentimenti principali su cui si basa la trama ovvero l’amore e l’amicizia

Padre di due figli, Diego e Rocco, l’attore solamente con il tempo è riuscito ad esprimere tutto l’amore che prova per loro ma soprattutto dopo che la vita lo ha messo davanti ad un dolore molto forte. L’attore dichiara infatti che vale sempre la pena dire ciò che si ha dentro perché un giorno potrebbe essere troppo tardi per farlo “Ho capito a mie spese che bisogna parlare senza tenersi nulla dentro, perché poi ci si ritrova con i rimpianti delle cose non dette e ci fanno stare male tutta la vita” ha infatti ammesso Marco.

Nel 2011, Marco Giallini, ha perso la sua adorata moglie Loredana a seguito di un’emorragia cerebrale e per lui era tutta la sua vita. I due infatti avevano condiviso per trentanni la loro bellissima storia d’amore fino a quando un mal di testa improvviso l’ha letteralmente strappata via da lui senza poter nemmeno dirle addio.

“Quello che è successo, così improvvisamente poi, non si esorcizza. Puoi solo provare a rimuoverlo. So che può sembrare brutto, ma inizio ad andare al cimitero solo adesso. Ancora non posso credere che stia lì. No, non l’ho esorcizzato. Vaglielo a spiega’ a due ragazzini che avevano 12 e 5 anni. Per fortuna ho dei figli di un’intelligenza estrema, hanno preso tutto dalla madre” ha raccontato Marco ancora visibilmente distrutto dal dolore per la perdita della moglie.

Una vita ricca di ostacoli quella di Marco Giallini che oltretutto ha anche rischiato di morire almeno due volte. Marco ha deciso di vivere in assoluta libertà facendo ciò che gli pare e dicendo ciò che pensa anche quando dovrebbe stare zitto “Ma non so’ bono, sono un fiume in piena” conclude infatti l’attore.

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