Quello tra Johnny Depp e Amber Heard è stato un matrimonio decisamente molto burrascoso. Sposati a febbraio del 2015, il loro amore è durato solo 15 mesi, interrotto dalla richiesta di divorzio da parte dell’attrice di The danish girl.
Da quel momento, i due artisti hanno incominciato ad accusarsi reciprocamente del fallimento della loro love story. Entrambi hanno dichiarato di aver subito violenze e abusi. Amber Heard ha raccontato di essere stata colpita con un cellulare, oltre che essere stata tirata per i capelli. Johnny Depp ha negato categoricamente il fatto, ribattendo di essere stato egli stesso vittima dell’aggressività della donna, che lo avrebbe colpito con un pugno in quanto arrivato in ritardo al suo compleanno.
La querelle senza esclusioni di colpi è poi proseguita con altre dichiarazioni della donna, che ha dichiarato come gli scatti d’ira del marito, più di una volta si concludevano con il lancio di oggetti di vetro. In effetti in un video pubblicato in esclusiva da Tmz, registrato segretamente dalla moglie, è possibile vedere l’attore urlare e prendere a calci un armadietto.
Eppure, stando ad una deposizione di 471 pagine ottenuta da The Hollywood Reporter che contiene la versione dei fatti rilasciata nel 2016 da due poliziotti di Los Angeles in occasione di una chiamata, non si rileva nulla di compromettente a danno dell’attore. In altre parole nessun segno di violenza sul corpo dell’ex moglie, né tanto meno oggetti rotti per casa. Anzi, secondo le autorità, fu proprio Amber Heard, sconvolta e in lacrime, a non voler fornire le proprie generalità.
Ma la resa dei conti è attesa per il prossimo 22 febbraio, quando i due avranno modo di incontrarsi in tribunale. Al processo non mancherà nemmeno un rappresentante del The Sun, testata accusata di aver diffamato l’attore a mezzo stampa. Allo stesso tempo, Amber Heard avrà anche modo di dare spiegazioni sulle sue ultime dichiarazioni. “Avevo paura di lui, ero terrorizzata, pietrificata da quel mostro. Lo chiamavo il mostro, esce fuori il peggio di lui quando mi picchia”.