Flavio Bucci, attore 71enne divenuto famoso per aver interpretato il pittore Ligabue in uno sceneggiato tv, ha deciso di confessare il suo dramma per mezzo di un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera“. Caduto in disgrazia dopo una vita costellata di abusi ed eccessi, è oggi costretto a vivere in una casa famiglia lungo il litorale di Fiumicino.
Senza nascondersi più di tanto, l’attore di cinema e teatro, che ha anche avuto alcune importanti esperienze da doppiatore, deve tristemente ammettere che la sua vita, seppur trascorsa molto intensamente, altro non è stata che “una somma di errori“. Nonostante i guadagni che gli avrebbero permesso di trascorrere serenamente la vecchiaia, Flavio Bucci è oggi rimasto al verde. “Ho speso tutto in vodka e cocaina, solo di polvere avrò bruciato 7 miliardi, mi sparavo 5 grammi al giorno”.
Ma oltre agli stupefacenti, non nasconde nemmeno le spese pazze per scarpe e cravatte che non avrebbe mai indossato.”E le donne, anche se per loro non così tanto, me la davano gratis“. Risollevarsi è però alquanto difficile, complici anche gli acciacchi dell’età e di una vita di eccessi che si fanno sentire sempre più e non gli permettono di rinverdire i fasti di un tempo.
Nonostante tutto, ci tiene a precisare che non si pente di una vita vissuta sempre sulla cresta dell’onda. Anche a chi gli chiede se l’alcol lo abbia distrutto, non trova migliore risposta che la seguente: “Ubriacarsi è bellissimo, al di là dei discorsi di morale, che io non ho. E poi cos’è che fa bene? Lavorare dalla mattina alla sera per arricchire qualcun altro“.
Con due matrimoni alle spalle e tre figli, l’attore riconosce di non essere stato un buon padre e conclude affermando che uno che sapeva vivere davvero era Ugo Tognazzi. Altrettanto non può invece dire di Alberto Sordi, un attore che faceva fatica a sopportare. Proprio per questa ragione non ha avuto difficoltà a confessare che “mi stava proprio sui co…ni”. Anche per Nanni Moretti non spende certo delle belle parole, definendo il regista “un tipo noiosissimo”.