Amazon, il noto e-commerce di Seattle fondato da Jeff Bezos, ha tenuto un evento a sorpresa nel quale ha palesato un vero e proprio ecosistema hardware, composto da svariati device, incentrato sull’uso tramite i comandi vocali del suo sempre più presente, essenziale, ed evoluto, assistente virtuale Alexa.
In ambito domestico, quanto a intrattenimento, si è partiti con un alcuni prodotti afferenti la sfera audio, i nuovi Echo Sub, Echo Link, ed Echo Link Amp: il primo (da fine mese, a 129.99 dollari) è un subwoofer da 100W che, connesso con due Amazon Echo, costituisce un sistema stereo 2.1 esaltato nei bassi e gestito vocalmente tramite – appunto – i comandi impartiti ad Alexa, mentre gli Echo Link Amp (da 60 watt, con due canali) ed Echo Link (a cavallo tra fine 2018 e inizio 2018, rispettivamente a 299.99 e 199.99 dollari) sono degli amplificatori smart iperconnessi concepiti per innestare sullo stereo di casa un Echo device con relative feature.
Sul piano televisivo, invece, è nato il Fire TV Recast, un videoregistratore (in arrivo per gli acquisti “sotto l’albero”) connesso all’antenna ed a internet, capace di registrare 75 ore di programmi in HD (anche da canali come ABC, NBC, The CW, se negli USA), su uno storage da 500 GB (230 dollari), o 1 TB (280 dollari), instradando il tutto – in streaming – su device Echo di schermo muniti, su tablet Fire, o su smartphone: ottimo per guardare il proprio programma preferito mentre si cucina, se si è all’estero ove taluni contenuti sarebbero bloccati, o qualora su device mobile non esista l’app nativa per la relativa fruizione, è controllato tramite Alexa grazie alla quale si può attivare una registrazione, controllarne lo stato, o switchare tra i vari programmi/canali.
In cucina, poi, arriva (verso fine anno, a 59 dollari circa) addirittura un forno intelligente, l’Amazon Basics Microwave, dotato di pulsante Dash per ordinare dei popcorn avvalendosi della connessione internet, e di integrazione con un device Echo in modo che, grazie ai comandi vocali, gli si possa chiedere quanto serve per cuocere o scaldare un cibo ed, eventualmente, di aggiungere altri 30 secondi al timer di cottura. Volendo, è possibile dotare il proprio focolare domestico anche di un Echo Wall Clock, un orologio smart da parete che non solo mostrerà (a 29.99 dollari nei prossimi mesi) l’ora, con adeguamento automatico tra quella solare e quella legale, ma anche – sui LED esterni al quadrante – i vari timer impostati e gestibili (in tutta casa) via Alexa.
Verso fine anno, arriverà anche un sistema di sicurezza amazoniano, la telecamera Stick Up Cam (179.99 dollari, a batteria o cablata) della neo-acquisita Ring, controllabile via app mobile e software per PC, oltre che – ovviamente – via Alexa, e capace di realizzare riprese in FullHD a 1080p: ben prima, invece, dovrebbe giungere in commercio (a 24.99 dollari) l’Amazon Smart Plug, una presa smart gestibile via app che, idonea per il controllo con i comandi di Alexa, consente di accendere o spegnere gli elettrodomestici NON smart collegati (o resi tali dal nuovo kit Alexa Connect Kit con modulo Bluetooth e Wi-Fi), e di programmarne le routine (es. spegni la consolle e accendi la luce ad una certa ora).
Il tutto, atto a costituire un completo ed elaborato sistema di domotica targato Amazon, ruoterà intorno ad un hub intelligente, che potrà essere rappresentato da un rinnovato Echo Dot, con rivestimento ora in tessuto (da Ottobre, a 50 dollari), Echo Plus (149.99 dollari), con termostato integrato e sempre con rivestimento in tessuto, Echo Input (35 dollari), privo di speaker per connettere diversi sistemi ad Alexa, e tramite un migliorato Amazon Echo Show, ora con speaker stereo laterali, coverback in tessuto, e più ridotte cornici attorno al display da 10.1 pollici (sul quale, grazie a nuovi accordi, arrivano anche i contenuti di Hulu).