Loredana, in numerose interviste, ha raccontato alcuni dolorosi episodi del suo passato: “Mio padre era violento sia con me che con mia sorella. Quando in casa metteva la musica di Beethoven c’era il terrore. Era il segnale che avrebbe alzato le mani. La celebre cantante ha affermato che era un mostro, l’uomo nero delle favole, un cattivo, un vigliacco, che chiudeva la porta della loro cameretta per non rischiare che qualcuno lo vedesse. Ha ricordato che aveva cinque anni, era terrorizzata mentre lui in canottiera si metteva comodo e si toccava, nella loro stanza. “Io e Mimì eravamo sveglie, ma facevamo finta di dormire“
Olivia Bertè, la minore delle due sorelle, Mia Martini, cioè Mimì, e Loredana non intende sostenere ulteriori dichiarazioni e, dopo aver passato un intera esistenza nell’ombra, ha deciso di riversare la propria verità travolta dall’impeto: “Vorrei che emergesse forte il senso del rispetto per Mimì, soprattutto verso i sentimenti che aveva verso nostro padre, che adorava.” Secondo lei parlare di papà in termini di violenza significa non avere rispetto neanche per la sorella defunta, dei suoi sentimenti e delle sue scelte.
Secondo Olivia Loredana continua ad insultare il padre senza motivo durante gli incontri pubblici, in televisione. Radames Giuseppe Bertè, afferma, andrebbe ricordato solamente con stima e profonda ammirazione. “Io lo amavo e Mimì pure. Non può infangare il suo nome, perché era un stimatissimo professore. Né quello di mia sorella: sono tutti e due morti e non si possono difendere”. Loredana, poche sere fa in Versiliana, ha accusato il padre di essere stato un violento con tutte le figlie: Olivia non vuol più ascoltare tali sproloqui e afferma che Giuseppe non ha mai molestato sessualmente Mimì.
La minore delle Berté sostiene che Loredana oramai straparla, in passato la donna ha provato a sedare la sua ira, ma, a causa del complesso carattere della cantante, non si vedono da anni. “Per questo ho deciso di dirlo: non ne posso veramente più. E lei la deve smettere di insultare persone morte. Che sono suo padre e sua sorella”. Olivia racconta che suo padre all’inizio non aveva visto di buon occhio che Mimì facesse l’artista, le aveva consigliato di studiare per fare la cantante lirica, era mezzosoprano. Dopo discussioni e scontri i suoi si sono separati, lei aveva sei mesi e Mia 11 anni. Loredana pare non averlo mai perdonato per la completa assenza a seguito della disintegrazione della famiglia ma, secondo la sorella, adesso che è una donna dovrebbe cessare di tirar fuori quell’odio che viene da lontano.
Dopo un periodo dalla separazione Mimì ha cercato di costruire un rapporto con il padre perchè lo amava profondamente e, secondo Olivia, voleva capire questa persona con tutte le sue forze, facendo in modo che questo rapporto potesse essere recuperato anche dalle altre figlie. Mia Martini, osserva, era una donna intelligente, acuta, colta, non avrebbe mai cercato di riallacciare il rapporto con un personaggio orrido. Olivia non intende accettare oltre, non vuole che la memoria di suo padre e di sua sorella siano infangati:“E anche la figura che fa fare a Mia: come se fosse stata stupida lì a subire, ma cosa? La deve finire“.
La Bertè ha pensato numerose volte di interpellare un avvocato, suo padre fu costretto ad andarci per fermare le accuse mosse da Loredana e vinse la causa. Dopo anni, per la prima volta, ha deciso di parlare per esortare la sorella a smettere di esternare tali falsità, perchè non ha il diritto di usare la sua popolarità contro il ricordo di suo padre e di sua sorella. “Continua pure a ignorare me e la tua famiglia, ma smettila. L’idea per me è rifugiarsi, avendo raggiunto quella parte della vita in cui, per sorpassati limiti di età si diventa adulti. Agisci e non essere patetica. Fallo almeno per te”.