Ennesima violenza su un cane: massacrato di botte il "simbolo" di un maneggio

Vicino a Brescia, un ennesimo orribile episodio di violenza su un animale: un cane è stato trasportato fuori a forza dal maneggio in cui viveva, poi è stato massacrato di botte da sconosciuti ed è stato nascosto il suo cadavere.

Ennesima violenza su un cane: massacrato di botte il "simbolo" di un maneggio

Un ennesimo orribile episodio di violenza su un animale è avvenuto, in un periodo dove le ingiustizie sugli animali e le violenze si moltiplicano: stavolta una cattiva sorte è toccata al cane Kuma, uno dei due cani simbolo di un maneggio di San Michele di Bassano Bresciano, in provincia di Brescia.

Qualche notte fa il cane è scomparso nel nulla, solo al mattino i proprietari si sono accorti della sua sparizione: all’inizio hanno pensato ad una uscita volontaria del quattrozampe, anche se era poco solito per esso uscire dai confini del maneggio. In giornata, non vedendo Kuma ritornare a casa, i padroni hanno cominciato le ricerche.

Il cane era simpatico e gioviale ed era adorato soprattutto dai tanti bambini che frequentavano il maneggio: sono stati proprio loro ad aiutare i responsabili della struttura nelle ricerche, andando nei boschi dei dintorni con i genitori per poterlo ritrovare, a testimonianza del legame tra l’animale ed i frequentatori abituali del luogo.

Le ricerche non sono durate molto, perché Kuma è stato ritrovato nel breve volgere di poche ore: il cadavere del cane era sotto un cumulo di rami e di foglie, con evidenti segni di collutazione, percosse e pesanti botte ricevute, quasi certamente, da più persone che lo hanno barbaramente ucciso con questi mezzi.

Sul posto sono andati i Carabinieri di Brescia, che hanno eseguito i rilievi di rito, registrato i possibili indizi e tracce lasciate dagli assassini di Kuma ed hanno raccolto le registrazioni delle telecamere dei dintorni, nella speranza di ottenere indizi con i quali incastrare i responsabili di questo gesto barbaro.

Caro Kuma, mi manchi un sacco da quando sei sparito“. Oppure : “Non so dove tu possa essere, ma spero che tu non soffra“; questo è il tono dei messaggi lasciati dai piccoli frequentatori del maneggio in ricordo del loro amico Kuma, mentre i proprietari hanno ricordato su Facebook così il loro cane: “Tanto dolore e rabbia verso quella persona che ha fatto ciò, una persona codarda, cattiva, ignorante e sicuramente invidiosa, Kuma era molto buono“.

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