Mangiare ai fast food aumenta il rischio di asma e allergie

Un recente studio scientifico, messo in atto da alcuni ricercatori cinesi, ha individuato una correlazione tra il consumo di prodotti tipici dei fast food e l’insorgenza di patologie anche gravi dell’apparato respiratorio.

Mangiare ai fast food aumenta il rischio di asma e allergie

Non c’è pace per gli amanti delle patatine fritte e degli hamburger. I fast food, da più parti messi sotto accusa per gli effetti poco salutari dei loro prodotti, finiscono nuovamente nell’occhio del ciclone. Secondo un recente studio condotto dai ricercatori cinesi dell’Università del Sichuan, il loro consumo incrementa il rischio di sviluppare malattie dell’apparato respiratorio come asma e allergie.

Oltre a diabete e obesità, i cibi tradizionalmente offerti dai fast food potrebbero letteralmente togliere il fiato. I danni al sistema cardiocircolatorio non sarebbero affatto da sottovalutare. Non a caso negli ultimi anni si è registrato un costante ed incomprensibile aumento di patologie come il respiro sibilante, gli eczemi, le riniti allergiche e le rino-congiuntiviti.

Questo drastico aumento è poi coinciso con l’introduzione nel continente asiatico di cibi simbolo della tradizione culinaria americana. Parliamo quindi di alimenti raffinati e ricchi di sodio, zuccheri, grassi saturi e additivi come coloranti e conservanti. Il tutto si traduce in un inevitabile aumento delle calorie, del colesterolo e di molte delle malattie tipiche del benessere delle società occidentali.

Analizzando i dati statistici di 16 studi condotti in precedenza, i ricercatori sono giunti alla conclusione che sarebbero più a rischio coloro che si nutrono di patatine e hamburger per più di tre volte a settimana. Come si può evincere leggendo le loro argomentazioni pubblicate sulla rivista scientifica Respirology, superare questo limite potrebbe far impennare il rischio di contrarre delle malattie respiratorie potenzialmente anche molti gravi.

Gang Wang, coordinatore del gruppo nonché ricercatore presso il Centro di Innovazione collaborativa per la bioterapia dell’Ospedale della Cina Occidentale, ha aggiunto che la scoperta di questo legame è solo il primo passo di uno studio che si preannuncia ancora molto lungo: “Sono necessari ulteriori studi per confermare le relazioni osservate in questa analisi e per identificare potenziali associazioni causali tra il consumo di fast food e le malattie allergiche”.

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