Non c’è momento od occasione in cui Facebook non “metta lo zampino” per annunciare alcune delle sue novità: è successo sia all’E3 in corso a Los Angeles, sia in vista dell’inizio dei Mondiali di Russia 2018. Intanto, il noto social in blu si prepara ancor di più a diventare una media company.
Nella giornata iniziale dell’E3 di Los Angeles, Facebook ha confermato quando trapelato nei giorni scorsi a proposito del varo (già da ora, seppur attraverso una fase di test) di una sezione anti Twitch, “Gaming Creators”, fornendo ulteriori dettagli in merito. La nuova sezione disporrà di una parte dedicata alla fruizione passiva, “Video di sessioni di gioco”, in cui si potranno osservare le sessioni live dei giocatori, anche divise per categorie e per preferiti, con – in futuro – l’arrivo di una categoria dedicata agli e-sport e la possibilità di scegliere la qualità in cui visualizzare i video. Per i giocatori, invece, sarà possibile trasmettere lo stream delle proprie partite, iscriversi al programma Level UP, in modo da poter accedere per primi alle funzioni più innovative, poter ottenere supporto nel caso vi siano problematiche nella piattaforma, e remunerazione dai propri fan che – in ultima istanza – potranno sia fare delle donazioni, che comprare dei contenuti virtuali.
Da The Verge, invece, giunge l’anticipazione secondo la quale Facebook sarebbe pronta ad ampliare la funzione “Accadde Oggi”, trasformandola in “Memorie”, grazie all’inclusione – nelle rievocazioni “postifere” del passato (divise per anni, mesi, settimane) – anche dei contenuti degli amici. Proprio come nel caso della vecchia funzione, anche quella nuova sarà ottimizzata onde proporre solo contenuti positivi, più suscettibili di essere condivisi, attraverso la facoltà di bloccare contenuti, persone, e persino particolari periodi. Al momento, non vi sono dettagli sulle tempistiche di introduzione di tal feature.
Il Wall Street Journal, ultimamente, è sempre più versato nel fornire rivelazioni facebookiane e, anche nelle scorse ore, non si è certo risparmiato: nello specifico, il prestigioso quotidiano economico americano ha svelato che Facebook ha iniziato a osteggiare gli annunci pubblicitari dei venditori poco apprezzati (per soddisfazione del prodotto, tempi di spedizione, assistenza alla clientela) facendo sì che, nel caso ricevano dagli utenti voti piuttosto bassi (dal registro attività), i loro banner verranno visualizzati meno frequentemente. Inoltre, è stato reso noto che verranno rimossi nel più breve tempo possibile gli annunci dei venditori accertati come truffatori, mentre saranno forniti utili consigli agli altri, in modo da riguadagnare i favori (ed i feedback) dei propri clienti, magari presentando più chiare politiche di reso, e non alimentando attese irrealizzabili.
Una novità non la si nega a nessuno, tantomeno alle applicazioni più intimamente connesse a Facebook. Messenger, nello specifico, si è aggiornata – su iOS e Android – in vista degli imminenti mondiali di calcio in Russia 2018. Nello specifico, nel mentre il social introduce le delle animazioni a tema pronte ad apparire allorché ci si passa sopra col mouse, la sua chat-app introduce le bandiere delle nazionali, filtri e maschere con i colori delle medesime, ed effetti AR tipo parrucche colorate e pitture facciali con i motivi delle bandiere. Inoltre, nella piattaforma dei mini-giochi in-app, sarà possibile cimentarsi in nuovi giochi in tema Mondiali (Golden Boot) e a rivisitazioni in tema di titoli già esistenti (Keepie Uppie e theScore).
Infine, una notizia più di prospettiva. Facebook, secondo alcune fonti, avrebbe preso a corteggiare nuovamente i media: dopo gli alterni successi della sezione Instant Articles, i deludenti risultati dei Live realizzati dagli editori, e la sezione Trendings chiusa per diversi grattacapi, secondo Adweek, ora sarebbe la volta di un accorto stretto con diversi media – nazionali (CNN, Fox News, ABC News) e locali (Advance Local) – ed importanti media company (Mic Network Inc. e ATTN) per produrre, totalmente finanziati da Zuckerberg – programmi di notizie flash e di approfondimenti, da mandare in onda su Watch, la piattaforma di streaming on demand varata dal social l’anno scorso in alcuni grossi centri americani.