Negli ultimi mesi, si è spesso parlato dell’intenzione di Google di rivoluzionare i suoi servizi musicali e, a quanto pare, quel momento è arrivato, con una lunga carrellata di novità ed annunci riguardanti il celeberrimo servizio YouTube.
La prima grossa novità relativa a YouTube è stata annunciata nelle scorse ore e riguarda l’imminente arrivo del più volte avvistato YouTube Music che andrà a sostituire, anche se non subito e non totalmente, Google Play Musica: il nuovo servizio, dotato anche di una variante a pagamento (YouTube Music Premium, a 9.99 dollari, con ascolto della musica anche off-line, in background, e senza interruzioni), proporrà un’esperienza musicale più appagante, permettendo di individuare una canzone (un live, una cover, un remix) pur non conoscendone il titolo (usando il linguaggio naturale o un verso della medesima), e sarà dotata di un approccio interattivo, in grado di suggerire le canzoni più indicate al contesto in cui ci si trova (es. palestra, in fila, etc). Non mancheranno, ovviamente, interi album, playlist, e le radio degli artisti.
Il momento ufficiale del varo è previsto per martedì prossimo (22 Maggio) in USA, Messico, Corea del Sud, Australia, e Nuova Zelanda, con lo sbarco in Europa (es. Francia, UK, Germania, Italia) previsto per le settimane a seguire.
Sempre in tema di nuovi servizi e riorganizzazioni, Mountain View ha annunciato anche il prossimo esordio, al posto del mai decollato YouTube Red (attivo solo in 5 mercati), di YouTube Premium al cui interno sarà previsto anche l’abbonamento a YouTube Music Premium: il prezzo, a partire dal mercato USA (in Italia arriverà entro l’anno), sarà di 11.99 dollari, e comprenderà anche i video delle tracce musicali, oltre all’accesso alle produzioni originali della piattaforma “All Youtube Original”.
YouTube, inteso come servizio base, intanto, a partire da oggi ha introdotto (grazie alla collaborazione delle etichette discografiche che, col Content ID, hanno rapidamente individuato le rispettive proprietà intellettuali) le informazioni sulla musica contenuta nei video. In pratica, in calce al video, nella zona della descrizione, la voce “mostra altro” darà accesso alla funzionalità “la musica in questo video”, grazie alla quale si potrà scoprire il nome della traccia musicale usata nel video, disporre di un reindirizzamento al video ufficiale della medesima, e venire a conoscere altre utili informazioni quali l’autore della canzone, la casa discografica, e l’editore dell’album. Al momento, tale feature risulta già attivata su 500 milioni di video.
Infine, un curioso accadimento riguardante YouTube Kids, il servizio di video streaming riservato da Google ai più piccoli. Pare che, per un bug o per una qualche forma di restrizione geografica, gli utenti che siano in possesso di quest’app se la vedano sparire (dopo mezz’ora ed anche dall’elenco delle applicazioni), sui terminali con Android Nougat od Oreo, qualora la attivino quando al di fuori del proprio mercato.