Weekend di grandi novità per le più diffuse applicazioni di messaggistica istantanea e di sharing multimediale collettivo che, proprio in queste ore, continuano ad adeguarsi al nuovo regolamento europeo sulla privacy (WhatsApp, Facebook, e Messenger), ma anche a mettere in campo nuove funzioni, sia in fase di sperimentazione (Instagram) che già implementate (Snapchat).
WhatsApp, che già aveva preannunciato l’intenzione di elevare l’età minima di utilizzo dai 13 ai 16 anni, in ottemperanza alle nuove disposizioni dell’imminente (25 Maggio) General Data Protection Regulation europeo, ha effettivamente iniziato a mostrare, ad apertura di app, una schermata in cui chiede di indicare e confermare la proprietà età, bloccando l’account di chi dovesse rientrare nel range 13-16 anni (che, per le attuali normative, non sarà più “monetizzabile”). Oltre a ciò, con l’arrivo della versione 2.18.128 della beta di WhatsApp per Android, la nota chat app eredita anche la facoltà, per l’utente, di chiedere un backup di tutti i dati che la piattaforma ha sul suo conto: basta entrare nelle impostazioni e, nella sezione “Account”, individuata la voce “Richiedi informazioni sull’account”, cliccare su “Richiedi rapporto”. Atteso un po’ di tempo, da qualche ora a qualche giorno, si verrà avvisati con una notifica, e sarà possibile “esportare” il rapporto in questione, o eliminarlo.
Facebook ha modificato le sue API e, in ragione di ciò, le app di terze parti – sia nuove che vecchie – non possono più rispondere agli eventi mentre, in relazione al pubblicare al posto dell’utente, al contrario delle nuove app (già limitate da subito), quelle vecchie non potranno più farlo (solo) da Agosto. Cambiate anche le API Live, potranno pubblicare sulle Pagine solo le app specificatamente approvate da Facebook. Ancora in relazione alle app di terze parti, queste ultime avranno accesso a meno dati sensibili: quelle che vengono usate come client alternativi per postare sul social non potranno più eseguire il targeting degli users in base a sesso, lingua, e altri parametri stigmatizzanti: inoltre, non sarà loro possibile utilizzare le API Graph di Instagram per ricavare la località di tag delle foto, il nome, e la biografia di chi posta e commenta sulla nota app di photosharing del gruppo. Su Messenger, la chat app del gruppo, grazie al prossimo ritiro dell’SDK Messenger Expressions, dal 1° Agosto 2018, le applicazioni non potranno più imprimere il proprio logo a foto, immagini, video, GIF, che verranno condivisi nel corso delle conversazioni.
Instagram, già adeguatasi al dettame dei 16 anni come età minima d’utilizzo, starebbe sperimentando nuove funzionalità creative, secondo l’analisi del relativo codice operato da una studentessa d’informatica: in particolare, l’app di Kevin Systrom sta testando la visualizzazione in forma di calendario dell’archivio relativo ai contenuti pubblicati sulla piattaforma, una modalità per silenziare alcuni utenti senza dover smettere di seguirli e, soprattutto, senza che se ne accorgano, una modalità di registrazione “Slow-Mo” (particolarmente utile per i telefoni ufficialmente sprovvisti di tale feature), e la facoltà di “reagire” a suon di faccine ed emoticons alle Storie in live streaming, sulla stregua di quanto già in atto in Facebook.
Anche Snapchat, che ha appena lanciato i nuovi occhiali smart Spectacles 2.0, si è concentrata sul versante creativo, dotando le sue Lens di simpatici giochi in realtà aumentata (AR), chiamati “Snappables”, che permettono di sfidare i propri amici sia in tenzoni a turni (chi fa il punteggio più alto) che in veri e propri multiplayer. Per cimentarsi in uno di questi giochi (ne verranno aggiunti di nuovi ogni settimana), basterà avviare la fotocamera in-app di Snapchat ed entrare nell’interfaccia delle Lens, da cui poter scegliere – appunto – lo Snappable di propria preferenza (partita a basket, affrontare gli alieni, suonare in una band rock, etc).