Joe Bastianich accusato di evasione fiscale, non ci sta e dichiara che risolverà tutto. Inoltre specifica che qualora siano stati commessi errori, essi sono stati fatti sicuramente in buona fede e non per rubare o truffare lo Stato italiano.
Il noto giudice del programma Masterchef, nochè imprenditore nel settore alimentare, ha deciso di illustrare le sue motivazioni sulle accuse piovute in questi giorni di evasione fiscale. Joe, intervistato al Corriere della Sera ha dichiarato: “Non ho commesso alcuna evasione fiscale, tantomeno da un milione di euro, come leggo in queste ore su molti siti online. Scrivono cose sbagliate, parlano di redditi non dichiarati“. Poi spiega che il fisco ha inviato per il ristorante Orsone, in Friuli un avviso di accertamento, su un fatturato di circa 950mila euro, dichiarati in modo regolare.
La contestazione rivolta a Bastianich riguarda il periodo da Agosto 2013 al 2015, quando le tasse pagate erano quelle agevolate per agriturismo invece che ristorante, ma come spiega il giudice di Masterchef: “ L’abbiamo aperto come agriturismo nell’agosto 2013. Dopo pochi mesi, ci siamo accorti che l’inquadramento non funzionava. Perciò, abbiamo chiesto di trasformarlo in ristorante, ma la pratica è stata accettata solo a inizio 2015″. Quindi l’accusa di evasione fiscale riguarda il periodo di mezzo, tra la richiesta e l’approvazione.
I giornali e siti web parlano di evasioni per circa un milione di euro, ma Joe ci tiene a precisare che il tutto ammonta a meno di 300mila euro. Inoltre specifica che, per il suo avvocato non c’è nessuna evasione e quindi provvederanno a querelare chi insinua notizie non veritiere. La vicenda è iniziata nel 2016 e tutt’oggi continua, ma la Procura di Udine ha archiviato il procedimento di tipo penale.
L’imprenditore Bastianich, si dichiara pronto a pagare nel caso in cui il fisco dovesse dargli torto, ma puntualizza che qualora fossero stati commessi errori, sono stati effettuati in buona fede e non intenzionalmente, e poi conclude: “Ho 33 ristoranti nel mondo, non sono sempre lì, se ho sbagliato non è perché volevo rubare, truffare, fare il nero”.