La nota piattaforma di video sharing e streaming YouTube, grazie all’ala protettrice di Google (che la controlla da diverso tempo), continua ad introdurre novità a getto continuo, rendendo l’esperienza d’uso dei suoi contenuti – ancorché molto frammentata – sempre più coinvolgente e piacevole. Ecco le ultime novità in merito al download dei video, a YouTube Music, ed alle YouTube Stories.
YouTube Go è un’app che, concepita per i paesi in via di sviluppo, ove la connessione è instabile ed il traffico dati troppo caro, permette di scaricare i video per fruirli off-line: inizialmente attiva in soli 16 paesi, di recente è sbarcata in altri 109 mercati, alcuni asiatici (Malesia, Indonesia, e Pakistan), nord africani (Egitto) e medio-orientali (Yemen) che, di conseguenza, potrebbero presto beneficiare del download dei video anche nella versione normale e completa dell’app della grande Y.
Ancora nulla per l’Italia, ove YouTube Go – pur disponibile in forma di apk su ApkMirror – non consente il download del video, per limitazioni legate al copyright, destinando tale mansione alle sole app di terze parti (posto che anche YouTube Red, da noi, non ha ancora fatto il suo esordio).
In merito all’aspetto prettamente musicale di YouTube, continuano a giungere conferme sul fatto che Play Music sarà sostituita – presto – da YouTube Music che, dalla prima, erediterà la possibilità di variare la qualità audio, sia nel corso delle connessioni mobili che domestiche, al fine di gestire al meglio la banda disponibile, potendo scegliere tra 4 differenti e crescenti livelli qualitativi.
Infine, molto importante, una novità relativa alla funzione YouTube Stories. Le famose Storie, ormai presenti da qualche tempo sulla piattaforma in questione, sono – al momento – oggetto di un test che coinvolge alcuni utenti selezionati i quali, avvalendosi dell’aiuto delle reti neurali, possono cambiare lo sfondo senza la necessità di dotarsi di un chroma key verde o blu, potendo scegliere tra i tanti messi a disposizione da YouTube. Tale feature sarà presente sia nella versione per PC, ove sarà agevolata dal lavorare spesso su immagini statiche tramite un hardware potente, mentre si dimostrerà un po’ più impegnativa per la batteria sui device mobili ove l’elaborazione di immagini in movimento costringerà il processore a ripetere taluni calcoli almeno 30 volte al secondo.