Valentina Nappi torna a parlare e lo fa toccando temi importanti come la politica, la democrazia, la demagogia ed i luoghi comuni. La pornostar ha messo in piazza le sue idee e le sue impressioni in un lungo status, pubblicato sulla sua pagina Facebook, dove è solita dichiarare pensieri e provocazioni.
Secondo Valentina Nappi esistono troppi luoghi comuni, ideati dalle menti più semplici “Le menti semplici hanno bisogno di concetti semplici. Solo questi ultimi sono chiari, non sono supercazzole. Napoli? Monnezza e fantasia! I romeni rubano. Ciò che è “naturale” non fa male. Le “cose chimiche” non sono naturali. I vecchi sono saggi, perché hanno esperienza. I maschi hanno il pisellino e le femmine la farfallina, secondo il Piano della Natura. Le pornostar hanno un QI più basso della media. La cucina della nonna è la migliore. L’euro fa aumentare i prezzi. Gli extracomunitari tolgono il lavoro agli italiani. Le banche sono associazioni a delinquere legalizzate. Potere uguale potere finanziario. Eccetera.“ dichiara Valentina Nappi, che prosegue “Purtroppo le menti semplici esistono. Sono, grosso modo, quelli che alle elementari non riuscivano a capire che 0,2 è maggiore di 0,10. Purtroppo, in democrazia anche le menti semplici votano e sono rappresentate. Quindi, anziché lasciar decidere agli esperti, si decide a maggioranza (facendo votare anche le suddette menti semplici) se gli OGM facciano male o meno, o se l’uscita dall’euro sia la soluzione giusta o meno per uscire dalla crisi economica. Questa è una cruda verità, già nota a Platone“.
Per Valentina Nappi, però, tutto questo ha una sola motivazione: la stupidità degli uomini. “Si sente invece dire sempre: “gli italiani non sono stupidi”, “gli italiani non votano mai a caso”. E invece la cruda verità è che sono mediamente piuttosto stupidi e votano spesso a caso. E non sorprende che esistano movimenti politici che, specie in periodi di crisi, cavalcano sistematicamente le istanze “di pancia” più irrazionali, fondate su fallacie statistiche e logiche, e su errori marchiani di scienza economica, chimica, fisica, biologia e chi più ne ha più ne metta. Una volta c’era chi accusava gli untori, oggi ci sono questi.
Le capacità espressive di costoro sono piuttosto ridotte, il linguaggio è quello che è, non si va molto al di là di “Kabobo in galeraaaaaaa”. Anche la profondità delle argomentazioni è grosso modo quella. Le argomentazioni più ricorrenti sono basate sulle cosiddette fallacie, come ad esempio la fallacia ad hominem, l’argomento dell’uomo di paglia, la fallacia di brutta china, eccetera. Ma la cosa che mette maggiormente tristezza è che costoro, oltre che l’ignoranza e le deficienze logiche, cavalcano gli aspetti più meschini dell’animo umano, di certi umani. Mi riferisco ad esempio all’egoismo più irrazionale, vigliacco, ottuso, autolesionistico, miserabile.
Il disprezzo verso tali pulsioni non è un disprezzo da “anime belle”, ma è fondato sulla consapevolezza del fatto che si tratta di una meschinità che, anche in pratica, non produce alcun vantaggio. È solo il risultato di una becera logica identitaria, di una concezione fissista di quello che devono essere i popoli, i territori, le culture. Una sorta di “teoria dei luoghi naturali” per i popoli, le culture, le tradizioni. “Questa è casa nostra, quella è casa loro”. In virtù di cosa? di una sorta di immutabile disposizione divina o “naturale”? Terra e sangue: ecco la logica di queste bestie, mascherata in salsa contemporanea”.