Una nuova tendenza sta letteralmente facendo impazzire gli svedesi. Stiamo parlando del plogging, una pratica che consiste nel correre, raccogliendo la spazzatura che si incontra lungo la strada. Il termine deriva dalla fusione della parola pick (raccogliere) e running (correre).
Nato inizialmente come passatempo, questa nuova disciplina ha preso talmente piede, da essere considerata una innovativa forma di lifestyle. Tutto ciò di cui si ha bisogno è un equipaggiamento adatto sia alla corsa che alla raccolta dei rifiuti. Oltre alla tuta da allenamento, sarà quindi necessario portare con sé una borsa dove riporre i rifiuti. Inoltre è sempre consigliabile indossare dei guanti che proteggano non solo dal freddo, ma anche dalla sporcizia raccolta.
In questo modo oltre a praticare del sano esercizio fisico, si contribuisce anche a proteggere l’ambiente. Proprio per questo motivo il plogging viene considerato il perfetto connubio tra ecologia e fitness, ovvero l’amore per se stessi e per la natura. È infatti innegabile che questo tipo di attività permetta di contribuire al corretto smaltimento di rifiuti, che diversamente rimarrebbero abbandonati per strada o per i parchi.
A detta di chi lo pratica non ci sarebbero dubbi: il plogging fa bene al corpo, alla mente e anche all’ambiente. Raccogliere cartacce, bottiglie, mozziconi di sigarette e lattine, costringe il corpo ad eseguire degli ulteriori movimenti che migliorano la forma fisica. In più si torna a casa sapendo di aver fatto qualcosa di utile per la natura.
Il plogging ha preso rapidamente piede un po’ in tutta la Svezia, ma a quanto pare sta ultimamente diffondendosi anche al di fuori dei confini del paese scandinavo. Non è quindi un caso che l’hastag #plogging stia letteralmente spopolando su Instagram. Ma la mania del momento sta contagiando anche la rete: scorrendo su internet, si scoprirà che è possibile acquistare l’equipaggiamento specifico con tanto di dicitura “Plogtastic” stampato sulla maglietta o sulla tuta.