Quest’anno l’influenza è stata particolarmente violenta, ed ha colpito milioni di cittadini italiani di tutte le età. Il virus della variante Yamagata del ceppo B dell’influenza non era purtroppo presente nei vaccini trivalenti, ed è anche per questo motivo che il numero di persone colpite è stato decisamente superiore rispetto allo scorso. Più gente ammalata vuol dire anche l’aumento delle infezioni polmonari, le quali ad ogni modo si innestano solo in un periodo successivo. I rischi per la salute dei soggetti maggiormente vulnerabili possono essere molto pericolosi, ed occorre essere sempre molto cauti.
Il picco dell’influenza è previsto proprio per questi giorni che chiudono il primo mese del nuovo anno, dopo una stagione particolarmente intensa. Sono stati infatti oltre 3 milioni gli italiani costretti a letto, di cui solo 800 mila negli ultimi sette giorni.
“Indubbiamente è una delle stagioni peggiori a livello di diffusione degli ultimi 15 anni”– ha spiegato Fabrizio Pregliasco, virologo e ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano, e Direttore Sanitario IRCCS Galeazzi di Milano. Le parole di questo esperto mostrano dunque l’effettiva gravità della situazione.
Il professore ha poi confermato che nell’ambito del sistema nazionale di sorveglianza Influnet, a partire dall’anno 2004 a oggi, ha superato i picchi di tutti gli anni, tranne due. L’ulteriore complicazione è la presenza e la rapida diffusione assolutamente non attesa di un nuovo virus di tipo B, lo Yamagata, che non è compreso nel vaccino trivalente, ovvero quello maggiormente utilizzato nel nostro paese per difendere le persone da due ceppi dell’AH1N1, la cosiddetta ‘suina’, e da un ceppo di tipo B che non è però lo Yamagata.