Appena un paio di mesi fa, Google aveva annunciato una serie di contromisure per porre rimedio al problema delle applicazioni Android indiscrete, che puntavano a ottenere dati personali senza avvertire gli utenti: il problema più grade del PlayStore, però, resta quello delle app malevole che vi si insinuano in barba ai controlli preventivi di Protect e che, nelle scorse ore, hanno preso di mira anche il target dei bambini, con delle pubblicità porno.
La segnalazione in questione è avvenuta ad opera della security house israeliana Check Point Software Technologies che ha scovato ben 60 giochi, gran parte dei quali rivolti al target dei bambini, che – a causa del malware “AdultSwine” – dapprima mostravano banner con pubblicità porno e, poi, proponevano delle fantomatiche soluzioni antivirus per sgominare le prime: naturalmente, a patto di comprare il software proposto.
Le app in questione, una volta installate su un terminale Android, entravano in azione ogni volta che l’utente sbloccava il suo device e, nella maggior parte dei casi, provocavano anche l’abbonamento a servizi premium a sovrapprezzo, oltre al furto di dati personali. Secondo Check Point, inoltre, rimuovere tali applicazioni non si è rivelato nemmeno molto facile, per l’utente comune, dacché – in alcuni casi – tali app nascondevano la propria icona nel drawler, onde farsi dimenticare ed ostacolare la rispettiva disinstallazione.
Google, avvertita del pericolo, ha subito rimosso tali giochi malevoli dal suo store, chiuso gli account dei relativi sviluppatori, e provveduto a inviare costanti notifiche a coloro che avessero già installato tali app.
In tal senso, si calcola che l’infezione informatica diffusa tramite “AdultSwine” abbia compromesso tra i 3 ed i 7 milioni di dispositivi, anche considerando il fatto che alcuni giochi, come “Five Nights Survival Craft” e “Mcqueen Car Racing Game” (ispirato al cartoon Disney Pixar “Cars”), sono stati scaricati, rispettivamente, 1/5 milioni di volte, e da 500 mila utenti.