Uno studio recentemente condotto dall’Università Nevada di Las Vegas, illustra come il consumo di placenta sottoforma di capsule, abbia un effetto riduttivo o nullo sul legame materno, sull’umore postpartum, anzi potrebbe essere potenzialmente dannosa. I Paesi che applicano la placentologia materna sono: Francia, Germania, Regno Unito, Australia e gli Stati Uniti, dove tale pratica è nata. In forte aumento può essere addirittura dannosa.
Sempre più sono le persone interessata a questa pratica, generalmente compiuta con parto in casa, ma si sta divulgano anche dopo le nascite in cliniche e ospedali. Chi sostiene il consumo di placenta, afferma che tale pratica è comune nel mondo animale, in particolare nei mammiferi. Le neomamme hanno la convinzione che la placentologia sia in grado di stabilizzare l’umore, velocizzare i tempi di recupero post-parto.
Oltre al “fai da te”, ad oggi sono numerose le aziende che concedono i propri servizi per la preparazione della placenta ma in capsule. Il costo di questo servizio si aggira dai 200 ai 400 dollari. Tra le prime star a citare questa pratica sui loro social sono state le Kardashian. In particolare Kim ha pubblicato post sull’argomento, dove mostrava il consumo di pillole di placenta liofizzate. Dopo la nascita del figlio nel 2015 affermò: “Mi sento piena di energia e non ho avuto alcun sintomo di depressione. Ogni volta che prendo una pillola mi sento bene. Lo consiglio assolutamente“.
Di tutt’altro parere sono dei recenti studi effettuati. Anche la Northwestern University, come l’Università di Las Vegas, non ha rilevato alcun beneficio tanto da potere consigliare il consumo della palcenta. Inoltre il Dipartimento di Antropologia e Scuola di Medicina dell’UNLV, ha coinvolto in uno studio, 12 donne che hanno fatto uso di capsule di placenta e 15 che hanno fatto uso di pillole placebo dopo il parto. Il team ha analizzato l’efficacia delle capsule nella depressione post-parto, benefici per la salute ecc. I risultati hanno dimostrato che non c’è alcun beneficio (fonte di ferro) come dichiarato e supportato da chi applica la placentologia materna. Si nota solo piccoli cambiamenti nelle concentrazioni ormonali delle madri dopo l’ingestione delle capsule.
Negli Stati Uniti è stato addirittura pubblicato un ricettario dal nome “The Placenta Cookbook“, dove potere soddisfare l’uso di placenta oltre che in capsule: cruda, cotta, disidratata o frullata. Anche in Italia tale consumo si sta diffondendo; non esistono leggi a tale riguardo, in quanto la placenta appartiene alla madre e può ritenersi libera di farne l’uso che ne vuole.