È stato ufficialmente divulgato che tra il mese di Settembre e il mese di novembre 2017 le aziende torinesi assumeranno 41 mila giovani under 29. I dati di Excelsior – sistema di Unioncamere che fornisce annualmente informazioni sull’andamento del mercato del lavoro – ha analizzato le esigenze delle imprese italiane, stilando la lista delle figure professionali maggiormente richieste.
Gettando un’occhiata alle professioni, le figure professionali più richieste a Torino e dintorni saranno: camerieri, cuochi, maitre di sala, sommelier e numerose altre figure relative al settore turistico. Particolarmente richiesti anche gli addetti alle vendite, i magazzinieri all’ingrosso, gli impiegati amministrativi, i segretari, i tecnici informatici e gli ingegneri.
Circa il 40% delle suddette nuove assunzioni richiede obbligatoriamente un diploma di maturità; il 25% un diploma professionale; circa il 17% dei nuovi posti di lavoro disponibili richiede ai candidati una laurea universitaria mentre per il restante 20% non occorre alcun titolo di studi, pertanto è sufficiente possedere la terza media.
Tuttavia le aziende torinesi stanno riscontrando difficoltà non indifferenti a reperire candidati idonei. Paradossalmente, tra le figure professionali più ardue da reperire, sono risultati gli specialisti informatici, i laureati in fisica e chimica, gli ingegneri ma anche gli operatori delle cure estetiche. Difficoltà che straniscono, se si considera la mole di giovani italiani neolaureati e senza occupazione.
Per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, la Camera di commercio di Torino sta puntando soprattutto sull’alternanza scuola-lavoro, che coinvolge gli studenti in corsi di 200 o 400 ore per scoprire il mondo del lavoro. Per facilitare questo rapporto studenti-imprese l’ente metterà chiaramente mano al portafogli.
Il presidente della Camera di commercio di Torino, Vincenzo Ilotte, ha spiegato: “Come sistema camerale mettiamo a disposizione dei voucher a fondo perduto, i quali a Torino ammonteranno a 400 mila euro, per accompagnare l’esperienza di circa 800 giovani “. Dati che lasciano sperare in una ripresa occupazionale.