Educazione e istruzione di qualità è quanto serve al Paese per crescere. Ed è quanto il sistema scolastico sta cercando di fare “permeare il sistema di valori educativi, di saperi e competenze necessarie” lo afferma il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli in un suo articolo pubblicato in ‘Sole 24 Ore’.
A luglio è stato lanciato il Piano per l’educazione alla sostenibilità, voluto per trasformare il vecchio sistema di istruzione e formazione in un agente di cambiamento orientato a un modello di sviluppo adeguato alle direttive Miur, sostenibile e coerente con gli obiettivi dell’Agenda 2030.
Prossima novità, ancora in fase di elaborazione, è il Piano per l’educazione al rispetto, per favorire, nella scuola, i valori della Carta costituzionale e combattere ogni discriminazione. Nel 70esimo anniversario della Costituzione è prevista la distribuzione in tutte le scuole, perché in questo testo ci sono tutti i principi e i valori della nostra cultura e identità.
Previsto anche un Piano di intervento per l’educazione civica digitale al fine di contrastare il linguaggio che spesso fa riferimento all’odio, e fornire alle giovani generazioni “conoscenze e strumenti per riconoscere le “bufale” e le cosiddette “fake news” è fondamentale per restituire al Paese un dibattito pubblico non inquinato da manipolazioni e interessi di parte”.
Altro traguardo ambito è quello dell’inclusione di studenti disabili. Il decreto attuativo della Buona Scuola, sta andando avanti apportando quei miglioramenti che da tempo le famiglie chiedevano. La disabilità è qualcosa di diverso, non di meno. Talenti, competenze e abilità differenti sono una ricchezza per tutti. Stesso discorso vale anche per i giovani stranieri, sono una ricchezza per il Paese. A loro favore è stato rinnovato l’Osservatorio. Questi ragazzi stanno condividendo la nostra storie è necessario allora mettere in atto interventi normativi perché vengano sostenuti nel loro iter formativo e siano naturalmente integrati nella nostra società.
L’Alternanza Scuola-Lavoro e il Piano Nazionale Scuola Digitale sta prendendo sempre più forma, ci racconta sempre il ministro Fedeli: “La prima va a regime: 1,5 milioni di giovani quest’ anno saranno coinvolti. Per loro arriva la piattaforma per la gestione dell’Alternanza e per favorire l’ incontro con le imprese, che conterrà anche un «bottone rosso» per la segnalazione da parte dei rappresentanti di studentesse e studenti di eventuali problemi riscontrati durante l’ esperienza”. Mille tutor saranno a disposizione per questo progetto secondo quanto stabilisce l’accordo con Anpal (Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro). Gli Stati Generali dell’Alternanza Scuola-Lavoro organizzati dal Ministro si completeranno entro fine anno.
E’ al punto di partenza il Piano Nazionale Scuola digitale, 16 azioni sono partite contestualmente all’ avvio del nuovo anno scolastico. Continuano le iniziative per contrastare il cyberbullismo e quelle per avvicinare le studentesse alle discipline scientifiche (stem) dalle quali spesso stanno lontane a causa di condizionamenti sociali e stereotipi.
Si sta ampliando l’offerta formativa, attraverso i bandi Pon, musica, danza, teatro, cinema, pittura, scultura, design potranno trovar un tempo oltre l’orario scolastico. Queste alcune delle iniziative ma, conclude Valeria Fedeli: “Continueremo a investire sulle nuove generazioni, per costruire un mondo diverso nel domani, migliore“.