Vino rosso: il resveratrolo non fa bene all’organismo

Il resveratrolo contenuto nel vino rosso è considerato benefico per l'organismo, in realtà sarebbe dannoso secondo uno studio americano

Vino rosso: il resveratrolo non fa bene all’organismo

Il resveratrolo contenuto nel vino rosso non ha effetti benefici sull’organismo. È questo quanto emerge da una ricerca effettuata dagli scienziati della Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimora.

La ricerca, pubblicata dal Jama Internal Medicine, infatti, smentisce i famosi effetti benefici del vino rosso, dovuti proprio alla presenza del resveratrolo, un antiossidante presente anche nell’uva e nella cioccolata. È una credenza comune, infatti, quella secondo la quale il vino rosso faccia bene all’organismo, prevenga i tumori e le malattie cardiovascolari. Alcuni addirittura la consigliano anche alle donne in gravidanza. Il resveratrolo è un polifenolo capace di combattere l’invecchiamento e le infezioni, che stanno alla base dell’insorgenza di diversi tumori, però, secondo quanto messo in evidenza da questa ricerca, non è detto che se un cibo contiene una sostanza, questo debba per forza avere un effetto benefico sull’organismo. È importante, infatti, capire in che quantità si assume e l’interazione con le altre sostanze.

Lo studio

I ricercatori hanno preso in esame un campione di circa 800 persone del Chianti, una regione d’Italia particolarmente ricca di persone che bevono vino rosso, spesso prodotto proprio in quelle zone, da intere generazioni e di cui nessuno assume degli integratori, che potrebbero falsare i risultati di questa ricerca. Lo studio, dal titolo “Invecchiare nel Chianti” ha controllato il campione in esame per diversi anni, in particolare dal 1998 al 2009, durante i quali i medici hanno costantemente controllato il livello di resveratrolo nelle urine di coloro, che si sono sottoposti all’esame. Secondo le statistiche derivanti dai dati raccolti durante lo studio, coloro che hanno regolarmente consumato vino rosso sono morti e si sono ammalati esattamente come gli altri e anche chi assumeva più vino, ed aveva quindi una maggiore concentrazione di resveratrolo nel sangue, non ha avuto dei benefici particolari, ma contrariamente alla credenza popolare ha registrato più svantaggi nel corso del tempo.

Conclusioni

Analizzando tutti i risultati di questo studio, quindi, non esiste alcun legame tra la concentrazione di resveratrolo nel sangue ed i marker infiammatori, il cancro, le malattie cardiovascolari o la mortalità in genere. Questo studio, quindi, mostra con chiarezza che in realtà il famoso bicchiere di vino al giorno, non soltanto non giova all’organismo, ma finisce per danneggiare ulteriormente la salute di chi lo assume.

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