In genere si parla sempre di WhatsApp, quando si tratta di funzionalità sperimentali collaudate in gran numero. Tuttavia, anche Twitter – il portale di microblogging più famoso al mondo – è solito sperimentare diverse feature: ecco quelle più interessanti trapelate nei giorni scorsi.
L’India, secondo il CEO di WhatsApp (Jam Koum), è una delle zone ove il noto messenger in verde è più diffuso: è proprio qui, e basandosi su tale app, che Twitter potrebbe iniziare la sua strategia di risalita. Almeno a giudicare da un esperimento, riservato a pochi utenti locali, emerso grazie a diversi screenshot pubblicati in Rete.
In base a questi ultimi, sembra che Twitter stia collaudando un pulsante per condividere più facilmente i tweet sull’app di messaggistica di cui sopra: tale pulsante sarebbe collocato, in alcune istantanee, accanto alla lente di ricerca e, in altri fermo immagine, accanto al pulsante abitualmente utilizzato per la condivisione dei cinguettii (i 3 puntini collegati). Si tratterà di un esperimento riservato solo al mercato dell’immenso continente indiano, o di qualcosa che vedremo anche in Occidente? Al momento è difficile fare ipotesi.
La seconda funzionalità che Twitter sta sperimentando in gran segreto è finalizzata a superare il limite dei 140 caratteri, reso meno stringente anche nel recente passato (menzioni e caratteri per link e foto non conteggiati). Secondo l’utente Devesh Logendran, che ha pubblicato alcuni screenshot relativi a dei cinguettii di Mat Navarra (direttore dei social media presso @TheNextWeb), Twitter potrebbe integrare presto una funzione che permetterebbe di realizzare dei tweetstorm, ovvero una successione di tweet legati tra loro dal riguardare lo stesso argomento, in modo da esprimere pensieri più lunghi di quelli attualmente consentiti.
Nelle immagini, si nota una sorta di elenco puntato in cui i vari cinguettii sono graficamente collegati tra loro, sì da rendere più facile capire dove inizia, e dove finisce la discussione, e – soprattutto – a quale capo della medesima rispondere. Purtroppo, in quel di San Francisco si sono rifiutati di commentare tale indiscrezione, e di fornire dettagli sul varo di cotal funzionalità: per tale ragione, per creare dei tweetstorm, utili ai principianti che fanno fatica a rispettare la regola dei 140 caratteri, è ancora necessario usare app di terze parti, come “Storm It”, disponibile per Android e, dal Luglio 2016, anche per iOS.